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 2016  giugno 16 Giovedì calendario

Con un 2 a 0 contro l’Albania, la Francia passa agli ottavi. Cronaca di una partita confusa

L’Europeo della Francia è il racconto di una squadra che fatica, perde la bussola, la ritrova e brinda quando la luce si sta per spegnere. Così nel giorno del debutto contro la Romania quando, a tre minuti dal sipario, Payet aveva salvato la festa. Così, ieri, contro l’Albania quando, allo scadere, il «bocciato» Griezmann prima e lo stesso Payet poi hanno tolto Deschamps dalla graticola e spinto la squadra agli ottavi di finale con un turno di anticipo. 

Primo tempo negativo
La grande tentazione è diventata realtà: Deschamps decide di cominciare l’assalto al regno d’Albania con la stella Pogba in panchina (nell’ultimo anno di nazionale non era mai capitato) e con una squadra rivoluzionata nel modo di stare in campo. Non c’è nemmeno il vicecampione d’Europa con l’Atletico di Madrid, Griezmann, così i baby Martial e Coman hanno il compito di accendere la notte ventosa di Marsiglia. Il risultato, a dire la verità, va subito in direzione opposta perché la Francia è ingolfata, prevedibile, spenta. Il Vélodrome è uno spettacolo di colori e passione, meriterebbe un altro spirito, quantomeno da chi dovrebbe giocare con la voglia di dimostrare che il titolo di favoriti non è solo un pronostico.
De Biasi sfortunato
L’Europeo extralarge sembra confermare come l’organizzazione di gruppo sia un punto di partenza preziosissimo. I ragazzi di Gianni De Biasi ne hanno metabolizzato il credo e, privi di accenni di talento, hanno la forza di non perdere mai i punti di riferimento in campo. L’Albania arriva al faccia a faccia più intrigante «ferita» dal ko con la Svizzera, ma non colpita nella proprie certezze: i diecimila tifosi delle Aquile impazzisco al solo pensiero che una fuga in avanti possa creare sbandamenti nella difesa di casa. La macchia rossa esulta a ogni passaggio e va in estasi non appena il napoletano Hysaj o l’esterno del Nantes Lenjani alzano il ritmo, figuriamoci quando il pallone sbatte sul corpo di Sagna e colpisce il palo di Lloris (la prima, vera, emozione del duello ad inizio ripresa). In corso d’opera, e dopo che Deschamps restituisce la vetrina alla coppia Pogba-Griezmann, ci sarà spazio anche per un altro palo, quello colpito da Giroud e per la luce che la Francia prova ad riaccendere. Ci riesce Griezmann, di testa, quando il verdetto sembra scritto. Fa il bis il folletto Payet subito dopo. 
Confusione Deschamps
La notte di Marsiglia boccia, comunque, Deschamps. Merita un voto negativo perché le sue scelte non hanno fatto altro che aumentare la confusione dentro e fuori dal campo. Come mai lasciare ai margini Pogba per ripensarci dopo solo metà gara? In questo modo si dà il segnale di navigare a vista quando dovrebbe essere l’esatto contrario: in un Europeo che ti offre il palcoscenico amico non bisogna sbagliare niente nella gestione del gruppo. L’Albania non può che perdere la testa e imprecare alla cattiva sorte: l’uscita a vuoto di Berisha contro la Svizzera all’esordio è costata la sconfitta, la distrazione all’ultimo tuffo della difesa la beffa più atroce con i ragazzi di casa.