La Stampa, 16 giugno 2016
Cosa fare in caso di alluvione o maremoto? Ce lo dice la Protezione Civile
«Non esiste il brutto tempo, ma solo vestiti sbagliati» recita un vecchio adagio popolare a proposito dell’esigenza di attrezzarsi nei confronti delle calamità naturali. Antica saggezza per emergenze sempre attuali: le strategie preventive per contenere i danni dei disastri ambientali sono quanto mai preziose. Per la salvaguardia personale e la sicurezza innanzitutto, ma anche per motivi economici. Basti pensare che dal 2005 a oggi, i disastri naturali sono costati all’Unione europea quasi 100 miliardi di euro.
Investire in prevenzione è dunque una priorità, non a caso l’Ue ha stanziato 8 miliardi di euro per proteggere – tra l’altro – 13,3 milioni di persone dal rischio alluvioni e altre 11,8 milioni dal rischio incendi boschivi. E l’Italia è tra i 20 Paesi membri che hanno individuato l’attivazione di provvedimenti a titolo cautelativo come un atto irrinunciabile negli stanziamenti per il periodo 2014-2020. Determinante, quindi, una politica che tenga conto delle ultime tecnologie per la gestione delle crisi, a partire da un’adeguata attività di informazione e di pratiche di ingegneria civile, all’uso dei dati satellitari e l’analisi automatica delle informazioni del web.
Ma altrettanto importanti sono le precauzioni che ogni cittadino dovrebbe adottare in caso di necessità. Una sorta di vademecum, sulla base delle indicazioni fornite dalla Protezione civile nella campagna nazionale di comunicazione «Io non rischio».
Inondazione
Vigilate sulla manutenzione periodica di corsi d’acqua e reti fognarie e la costruzione di argini. Durante un’alluvione non scendete in cantine, seminterrati o garage per mettere al sicuro i beni: rischiate la vita. Chiudete il gas e disattivate l’impianto elettrico. Essenziale evitare l’uso dell’auto e l’attraversamento di sottopassi, argini e ponti. Non uscite per mettere al sicuro l’automobile. Se vi trovate in un locale seminterrato o al piano terra, salite ai piani superiori. Se siete all’aperto, raggiungete l’area vicina più elevata evitando pendii o scarpate artificiali che potrebbero franare.
Movimenti tellurici
Chi costruisce o modifica la struttura della casa deve rispettare le norme sismiche della propria zona. Informatevi se esiste e cosa prevede il Piano di emergenza comunale del vostro Comune: se non c’è, pretendete che sia predisposto, così da sapere come comportarvi in caso di emergenza. Poi una serie di piccoli accorgimenti che sono tuttavia basilari: fissate alle pareti scaffali, librerie e altri mobili alti, individuate i punti sicuri dell’abitazione dove ripararsi durante la scossa. Per chi è al chiuso è sconsigliato precipitarsi fuori. Meglio sostare nel vano di una porta inserita in un muro portante, vicino a una parete portante o sotto una trave, o ripararsi sotto un letto o un tavolo resistente. All’esterno, allontanatevi da edifici, alberi, lampioni, linee elettriche: potreste essere colpiti da vasi, tegole e altri materiali che cadono.
Il fuoco
Per evitare un incendio: non gettare mozziconi di sigaretta o fiammiferi ancora accesi, non accendere fuochi nel bosco. Usate solo le aree attrezzate. Se si parcheggia l’auto, accertarsi che la marmitta non sia a contatto con l’erba secca. Non bruciate, senza le dovute misure di sicurezza, stoppie, paglia o altri residui agricoli. Quando l’incendio è in corso: se avvistate fiamme o anche solo del fumo telefonate al 1515 per dare l’allarme. Non pensate che altri l’abbiano già fatto. Cercate una via di fuga sicura: una strada o un corso d’acqua. Non fermatevi in luoghi verso i quali soffia il vento. Il fumo tende a salire e così evitate di respirarlo. L’incendio non è uno spettacolo: non sostate lungo le strade.
Maremoto
Chiedete informazioni ai responsabili locali della Protezione civile sul piano di emergenza comunale, le zone pericolose, le vie e i tempi di evacuazione, la segnaletica da seguire e le aree di attesa da raggiungere in caso di emergenza. Assicuratevi che la scuola o il luogo in cui lavorate abbiano un piano di evacuazione e che vengano fatte esercitazioni periodiche. Se siete in spiaggia o in una zona costiera state attenti a uno di questi fenomeni: forte sisma; improvviso e insolito ritiro del mare, rapido innalzamento del livello del mare o grande onda estesa su tutto l’orizzonte; rumore cupo e crescente che proviene dal mare, come quello di un treno o di un aereo a bassa quota. Allontanatevi e raggiungete rapidamente l’area vicina più elevata. Se siete in mare potreste non accorgervi dei fenomeni che accompagnano l’arrivo di un maremoto, per questo è importante ascoltare sempre i comunicati radio.