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 2016  giugno 15 Mercoledì calendario

Due poliziotti accoltellati nella periferia di Parigi da un jihadista • Guerriglia a Parigi contro la riforma del lavoro • Il killer di Orlando era gay • Berlusconi è stato operato al cuore • Si potrà andare in pensione prima ma col prestito da restituire in vent’anni • Massimo Bottura è il migliore chef del mondo

 

Abballa 1 Larossi Abballa, 25 anni, francese di origine marocchina, residente a Magnanville, a una cinquantina di chilometri da Parigi, sapendo che vicino casa sua abitavano Jean-Baptiste Salvaing, 42 anni, comandante di polizia a Les Mureaux, e la sua compagna Jessica Schneider, 36, impiegata al commissariato di Mantes-la-Jolie, due sere fa si è nascosto dietro il cancello del giardino e ha aspettato che il poliziotto tornasse a casa. Quando Salvaing è arrivato, intorno alle 20.20 gli ha inferto due coltellate. Il comandante ha cercato di scappare, gridando ai vicini di mettersi in salvo e di chiamare i soccorsi, ma è stato raggiunto da Abballa che lo ha finito con nove colpi all’addome. Poi il terrorista è entrato in casa e ha sgozzato Jessica Schneider, sotto gli occhi di Mathieu, il loro bambino di tre anni e mezzo. Alle 20 e 52 Abballa posta su Facebook Live, con il profilo «Mohamed Alì», un video di 13 minuti in cui dice «l’Euro 2016 sarà un cimitero» e spiega di aver accolto l’invito del portavoce dello Stato Islamico, lo sceicco Adnani, che chiedeva di uccidere «i miscredenti» e in particolare i poliziotti. Il bambino è dietro, sul divano. «Non ho ancora deciso che cosa farò di lui», dice l’assassino. Mathieu sarà salvato dalle forze speciali, che intorno a mezzanotte faranno irruzione. Le teste di cuoio del Raid francese hanno ucciso il jihadista e preso in custodia il bambino (S. Mon., Cds).

Abballa 2 Dopo qualche reato comune Abballa era stato arrestato nel 2011 per aver partecipato a una rete che reclutava giovani della banlieue da inviare in Afghanistan, a combattere la guerra santa. Lui, in realtà, non era mai partito. Ma in un’intercettazione telefonica diceva di avere «sete di sangue». Nel 2013 era stato condannato a tre anni, poi scarcerato. Si era rifatto una vita: il fast food, qualche fidanzatina, tanto esercizio fisico (ossessionato dal suo corpo). Si sarebbe affiliato all’Isis solo tre settimane fa (Martinella, Sta)

Guerriglia A Parigi la manifestazione indetta dai sindacati contro la riforma del lavoro si è trasformata in un campo di battaglia: sassi, bastoni, bottiglie, vetrine infrante, auto rovesciate e bici in fiamme. Addirittura l’assalto all’ospedale pediatrico in cui è ricoverato l’orfano dei due poliziotti uccisi da uno jihadista dell’Isis. La polizia in tenuta antisommossa ha risposto con proiettili di gomma, idranti, per la prima volta un cannone ad acqua. Bilancio: una quarantina di feriti, tra cui almeno 29 poliziotti, e 58 fermi. A fine giornata i sindacati hanno parlato di 1,3 milioni di persone in piazza. Molto più prudente la questura, secondo cui alle manifestazioni ha partecipato un massimo di 125.000 manifestanti. Sicuro è che questa volta le frange estreme sono state molto più numerose e violente. Una furia cieca messa in campo da autonomi e black bloc vestiti di nero, con caschi, cappucci e maschere da sci, che poco aveva a vedere con la pacifica contestazione del Jobs act di Hollande (Levi, Sta).

Mateen 1 Dalle prime indagini pare che Omar Mateen, 29 anni, lo stragista del club Pulse, 49 morti e 53 feriti, fosse gay. Suo padre, Seddique Mateen, ha ripetuto in questi giorni che una volta suo figlio si era infuriato per aver visto due omosessuali baciarsi a Miami. Sitora Yusufiy, la sua prima sposa, invece, ha raccontato che l’ex marito, violento e irascibile, aveva «tendenze omosessuali». Un compagno di scuola ha rivelato che una volta Mateen gli aveva chiesto di uscire. Non solo: Omar aveva frequentato più volte il Pulse da solo, come hanno riferito al giornale locale Orlando Sentinel diversi clienti del club gestito dall’italiana Barbara Poma. Il giovane passava diverse ore navigando con l’app Jack’d, specializzata in incontri tra gay. Infine Jim Wan Horne, un barista di 71 anni, ha dichiarato all’ Ap che «Omar era un personaggio conosciuto nell’ambiente. Andava al Pulse e in altri posti per “rimorchiare” gay». La comunità arcobaleno di Orlando, raccolta nel Lgbt Center, definisce tutti questi elementi come «rumors», indiscrezioni «non sostanziate» (Sarcina, Cds).

Mateen 2 La seconda moglie, Noor Zahi Salman, che sembrava scomparsa, in realtà sarebbe rimasta con il marito fino a poco prima della strage. Ieri pomeriggio è tornata nella casa di Fort Pierce, sulla costa della Florida, scortata dalla polizia perché ora è indagata. Gli investigatori vogliono accertare se sia stata in qualche modo una complice. Omar e la moglie Noor avrebbero acquistato insieme le armi per il massacro e insieme erano stati diverse volte al Pulse (ibidem).

Berlusconi L’intervento chirurgico a cuore aperto di Silvio Berlusconi, 79 anni, è riuscito. Dopo quattro ore di operazione, eseguita dal cardiochirurgo Ottavio Alfieri per sostituire la valvola aortica, la più importante per fare affluire il sangue al cuore, Berlusconi è stato trasferito in Terapia intensiva, ancora sedato: il suo risveglio è previsto per stamattina, per farlo uscire dalla Rianimazione verosimilmente tra questa sera e domani. Il Cavaliere trascorrerà, quindi, un’altra settimana in ospedale, ma nella stanza suite al sesto piano dell’edificio Diamante. Il medico di fiducia Alberto Zangrillo è tranquillo: «Tutto bene, come previsto» (Ravizza, Cds).

Pensioni Dal prossimo anno chi è nato dal 1951 al 1955 potrà accedere al pensionamento anticipato fino a tre anni rispetto all’età di 66 anni e 7 mesi richiesta per la pensione di vecchiaia. Ma per farlo dovrà chiedere un anticipo sotto forma di prestito, che poi restituirà sulla pensione normale in 20 anni, con rate che peseranno in maniera variabile sull’importo dell’assegno, fino a un massimo di circa il 15% per il redditi maggiori. Questa, a grandi linee, la proposta sulla cosiddetta «flessibilità in uscita» che ieri pomeriggio il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini, hanno illustrato ai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. La proposta, denominata Ape (anticipo pensionistico), dovrebbe entrare in vigore dal primo gennaio 2017. Avrà un costo limitato: 6-700 milioni. Nella conferenza stampa, i leader sindacali, pur restando cauti («siamo appena all’inizio») hanno preferito valorizzare gli elementi positivi, anche perché la loro priorità, in questa fase, è tenere aperto il tavolo a fatica conquistato. Di fatto le proposte del governo sono lontanissime dalla piattaforma di Cgil, Cisl e Uil che vorrebbero modifiche sostanziali alla Fornero, con la possibilità per tutti di andare in pensione con 62 anni di età o 41 di contributi. E senza penalizzazioni. Avrebbero un costo improponibile, ribatte il governo (Marro, Cds).

Brexit Ieri la prima pagina del Sun (quasi due milioni di copie al giorno) aveva un titolo che assemblava due verbi (believe-credere, leave-lasciare) in un gioco di parole («BeLeave in Britain») con in sottofondo la bandiera, la Union Jack. La sostanza era: andiamo per la nostra strada. L’editoriale aggressivo: «Dobbiamo liberarci della dittatoriale Bruxelles (…) sempre più avida, sprecona, tirannica, incompetente». Il padrone del giornale, Rupert Murdoch qualche mese addietro se ne era uscito con nette dichiarazioni antieuropee. Ad esempio: «Perché sono contro l’Europa? È semplice. Quando vado a Downing Street fanno ciò che dico. Quando vado a Bruxelles prendono solo nota». Quanti voti sposterà il Sun lo si capirà fra nove giorni. Certo è che i sondaggi (via Internet) continuano a consegnare pessime notizie al fronte «Remain» (dai sei ai dieci punti sotto): è vero che gli umori rilevati telefonicamente (più credibili) dicono il contrario ma la media ponderata sposta gli equilibri (47 a 45) a favore di chi rivendica lo strappo, i «brexiteers» (Cavaliera, Cds).

Bottura Massimo Bottura, chef modenese dell’Osteria Francescana, lunedì ha vinto «The World’s 50 Best Restaurants 2016», il concorso organizzato dagli inglesi della William Reed e basato sui voti di una giuria internazionale che comprende i migliori cuochi del mondo. La prima volta di un italiano in vetta al ranking planetario Bottura l’ha festeggiata agitando il tricolore («un pashmina regalato da una coppia di indiani venuti nel mio ristorante, da 6 anni lo porto sempre con me») e urlando «Italia-Belgio due a zero» (Gaggi, Cds).

(a cura di Roberta Mercuri)