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 2016  giugno 15 Mercoledì calendario

«I tribunali stanno collassando. Servono nuovi concorsi». L’ultimatum del Csm

 Ultimatum del Csm al Guardasigilli Andrea Orlando. Concorsi subito per nuovi magistrati e nuovo personale amministrativo fortemente qualificato visto che, negli uffici giudiziari italiani, «la situazione è gravissima», quasi al collasso. Siamo al «grido di dolore» di decine di tribunali e procure che si sono rivolti al Csm per documentare le difficoltà e chiedere aiuto, perché nelle condizioni attuali – come ha documentato con una lettera a Orlando il procuratore di Torino Armando Spataro – così «parlare di best practice suona grottesco».
L’ORGANIZZAZIONE
Riempie solo quattro pagine, ma assai “pesanti”, la delibera del Csm – che Repubblica anticipa – già annunciata la scorsa settimana dal vice presidente Giovanni Legnini e che oggi sarà approvata dal plenum e inviata a Orlando. L’hanno discussa e approvata la sesta e la settima commissione, che lavorano rispettivamente sulle riforme e sull’organizzazione giudiziaria, e che sono presiedute dall’ex presidente dell’Anm Luca Palamara e dall’ex gip di Napoli Francesco Cananzi.
QUATTRO PUNTI URGENTI
Sono quattro le richieste perentorie del Csm ad Orlando cui si chiede di rispondere «con assoluta urgenza». Compaiono in calce, alla fine della delibera, e sono una sorta di vademecum cui il ministro della Giustizia non potrà sottrarsi, anche se a via Arenula si parla con insistenza di un intervento legislativo subito dopo i ballottaggi per le amministrative. Le richieste del Csm riguardano l’organico sia delle toghe che dei cancellieri. L’organo di autogoverno dei giudici chiede «di indire con urgenza procedure concorsuali straordinarie per reclutare un consistente contingente di personale amministrativo». Sesta e settima commissione specificano che non dovrà trattarsi di dipendenti “qualunque”, ma «di unità in possesso di specializzazioni tecniche di tipo informatico, statistico, ingegneristico». Ancora: il Csm chiede al ministro di proseguire con la mobilità del personale preso da altre amministrazioni – finora il movimento previsto da Orlando riguardava 4mila persone – «anche con adeguati incentivi professionali ed economici, fissando un termine certo per il passaggio delle nuove risorse agli uffici giudiziari di destinazione».
TIROCINIO DI UN SOLO ANNO
Due richieste del Csm riguardano l’organico della magistratura, scoperto di circa mille unità rispetto alle 9mila toghe in servizio. La prima: «Indire due concorsi all’anno per reclutare i magistrati fino a coprire l’organico», ma anche ridurre il periodo di tirocinio dagli attuali 18 mesi a un solo anno. Ovviamente questo comporta di investire di più sulla giustizia, anche riflettendo «sui danni economici che derivano dall’irragionevole durata dei processi, come nel caso degli indennizzi dovuti per la legge Pinto».
LE PROTESTE
Puntigliosamente il documento di Palamara e Cananzi cita anche le numerose doglianze – le chiama «il grido di dolore» – giunte a piazza Indipendenza dal 2013. Un lungo elenco: missive dai tribunali di Potenza, Frosinone, Catania, Napoli, Napoli Nord, Bari, Vibo Valentia, Nocera Inferiore, Roma, Monza, Santa Maria Capua Vetere, Milano, Biella, Enna. Hanno scritto anche le Corti di appello di Roma e di Milano, e le procure di Torino, Civitavecchia, Reggio Calabria, Massa, Lodi e l’Ufficio di sorveglianza di Pescara. Lettere cui sono seguite singole segnalazioni del Csm per l’emergenza sia civile che penale.
LE FALSE PENDENZE
Ma l’assenza di personale, o peggio di personale non qualificato o non riqualificato, produce “mostri”, come «le false pendenze in alcuni uffici giudiziari frutto di un organico insufficiente» o peggio di personale «che non è in grado di inserire correttamente gli esiti definitivi dei processi».