la Repubblica, 14 giugno 2016
Con un anno e mezzo dei suoi guadagni, Ronaldo potrebbe comprarsi tutta l’Islanda
Se solo lo volesse, con un anno e mezzo dei suoi guadagni, Ronaldo potrebbe comprarsi tutta l’Islanda, mentre servirebbero trenta Islande per presentarsi da Florentino Pérez e sciogliere il contratto di Cristiano col Real. Una nazionale che vale 30 milioni contro un uomo che ha una clausola da mille. Sembra una guerra fra mondi, un accostamento impossibile, invece rimane comunque una partita di calcio che parte dallo 0-0, quella di oggi a Saint-Etienne, la prima che in settant’anni di attività la Terra dei ghiacci e dei vulcani gioca a un Europeo, il paese più piccolo che sia mai riuscito a qualificarsi con i suoi 300mila abitanti, meno di Catania.Quando otto anni fa il movimento islandese cominciava appena a prendere forma, grazie agli investimenti del governo nello sport e alle politiche giovanili di contrasto all’alcolismo, il ragazzo di Madera che si fa chiamare con due lettere e un numero aveva già vinto una Champions e un Pallone d’oro. La Federazione di Reykjavik occupò terreni abbandonati nei dintorni delle scuole e fece costruire le “football house”, campi regolamentari di calcio indoor aperti ai bambini. Undici in tutta l’Islanda, più ventidue scoperti e un centinaio di calcetto in erba sintetica. Il boom è cominciato così e sarebbe stato finanche più rumoroso senza la crisi economica del 2008, che il governo ha gestito accettando le conseguenze dell’inflazione e facendo fallire le banche senza intervenire. Il club di calcio più ricco fa tutto con un budget da 900mila euro. I contributi statali allo sport islandese, Federcalcio compresa, arrivano a un milione e duecentomila euro. Significa che con il suo patrimonio personale, Ronaldo potrebbe finanziare da solo il comitato olimpico fino al 2220. «Sono così ricco che non so quanto guadagno», disse due anni fa. Quando Forbes gli attribuì un patrimonio di 160 milioni di dollari, Ronaldo fece preparare una smentita. «In realtà sono 245». L’Islanda invece ha il portiere Halldorsson che fa il film-maker (diresse un video per l’Eurofestival) e il vice allenatore Hallgrimsson che fa il dentista. «Niente di strano. Nel mondo c’è chi gioca a golf: io curo denti». Con Ronaldo si incrociarono già nel 2010 alle qualificazioni europee. In albergo lui chiese una camera tutta per sé. Gli fecero notare che non era fra i costumi del luogo. Così sul campo lui la buttò dentro su punizione dopo pochi minuti. Oggi la gente d’Islanda spera che Cristiano abbia dimenticato.