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 2016  giugno 12 Domenica calendario

Per gli azzurri niente sesso, l’accesso all’hotel della squadra è vietato anche alle mogli

Gli azzurri sono uomini soli, le mogli sono rimaste a casa. È un’Italia senza donne, nel rispetto delle regole monastiche di un ritiro che non prevede distrazioni. Il programma del ct non contempla politiche a sostegno delle famiglie, l’accesso all’hotel della squadra è vietato e l’agenda degli allenamenti, in continuo mutamento, non include per tutta la prima fase neppure un pomeriggio libero, utile per scambiarsi un bacio e dirsi di persona quelle cose che per telefono non si possono dire. Niente ora dell’amore: meglio sfruttare il tempo per rivedere il dvd personalizzato con tutti i segreti sull’avversario da marcare. Per Montpellier ai familiari dei calciatori era stato suggerito un altro albergo in centro: non è arrivato nessuno. «Tesoro, che veniamo a fare, se non possiamo vederci?». E così, se a Mangaratiba nel 2014 il ritiro era diventato un villaggio vacanze, una processione di fidanzate e suocere, un trionfo di passeggini e pannolini, stavolta il quartier generale somiglia a uno di quei club esclusivamente maschili, dove ci si scalda solo per il ping-pong e dove il presidente Tavecchio spiega ai senatori come l’ha vista lui, tatticamente, la Francia a Parigi.Il permesso di uscire a fare due passi l’ha sfruttato solo Chiellini, un paio di giorni fa, per fare delle compere: l’hanno guardato come un marziano. La paura degli attentati, il caos nei trasporti, le immagini degli scontri di Marsiglia. E una dotazione di biglietti drasticamente tagliata per i parenti. Nonostante tutto, però, molti arriveranno direttamente a Lione oggi: Belgio-Italia resta la prima occasione di contatto fra gli azzurri e i propri cari. Da casa Insigne si muoveranno il papà Carmine e il fratellino Marco. A sostenere Éder, in un momento complicato, la moglie Luciane, il papà José Eloi e la sorella Eloiza, questi ultimi appena arrivati dal Brasile. Lady Bonucci ieri postava l’immagine divertente del piccolo Matteo con trolley e biberon all’aeroporto, pronto a tifare per il papi. Dalla Basilicata sono annunciati i genitori di Zaza, Antonio e Caterina, con la compagna dell’attaccante. El Shaarawy aspetta il fratello Manuel e la comitiva degli amici di sempre. Hanno deciso di restare a casa invece la famiglia di Giaccherini e, anche per scaramanzia, papà Candreva. Avevano già rinunciato, per dolci motivi, le mogli di Florenzi, che ha appena dato alla luce Penelope, e De Rossi, in attesa.È un’Italia rinnovata anche nell’esercito delle Wags, l’acronimo che battezza mogli e fidanzate dei calciatori, qui in versione 2.0. Non più solo bellezze da copertina, ma donne di successo, spesso gelose della propria indipendenza, a volte famose quanto il loro consorte. Una giornalista, Ilaria D’Amico, tornata alla conduzione dopo aver dato un bimbo a Buffon. Due attrici come Sarah Felberbaum, moglie di De Rossi, e la francese Camille Verschuere, che Sirigu ha conquistato scrivendole lettere d’amore. L’ungherese Viki Varga, legata a Pellè, gira il mondo come modella. Martina Maccari, la signora Bonucci, ha aperto uno spazio sul web per raccontare la sua vita da wag (“Lo zoo di Zoev”), ora è seguitissima sui social, mentre Chiara Biasi, friulana, legata a Zaza, è diventata da sola una delle fashion blogger più note del momento e da poco ha lanciato anche una sua linea di abbigliamento.