Corriere della Sera, 11 giugno 2016
Il caso di David De Gea, il portiere del Manchester United nei guai per «aggressione sessuale»
«È tutto falso, metterò in mano ai miei avvocati questa vergogna. E non è vero che sto per lasciare il ritiro della Nazionale. Sono tranquillo e non vedo l’ora che l’Europeo cominci. Ero in camera, stavo giocando alla playstation e mi hanno avvisato. Mi sono subito preoccupato per la famiglia e ho detto loro che era tutto falso. È solo un tentativo di sporcare la mia immagine».
David De Gea, 25 anni, portiere del Manchester United e della Nazionale spagnola, non ci sta. E contrattacca. Il sospetto è da far tremare i polsi: si parla di «aggressione sessuale» e «pedopornografia». La bomba scoppia nel ritiro della squadra con le anticipazioni di stampa e siti web su un’inchiesta della polizia di Madrid. Al centro un impresario del cinema porno, Ignacio Allende Fernandez, soprannominato Torbe, arrestato in aprile con una lista di imputazioni lunga un chilometro: traffico di esseri umani con lo scopo di sfruttamento sessuale, violenza sessuale, abusi sessuali su minori, produzione e distribuzione di materiale pornografico con ragazze minorenni, estorsione, riciclaggio di denaro e reati fiscali.
Secondo il sito Eldiario.es una ragazza, messa sotto protezione come testimone dalla polizia, ha fatto il nome di Iker Muniain (Athletic Bilbao) al riguardo dell’aggressione sessuale e di De Gea come organizzatore dell’incontro insieme a Torbe. Tutto sarebbe avvenuto nel 2012, in un hotel a cinque stelle del centro di Madrid. La denuncia è stata presentata il 3 giugno 2015 e la testimonianza è stata giudicata molto credibile. Secondo El Confidencial sarebbe stato coinvolto un altro giocatore, non identificato dalla testimone. In un primo tempo è stato fatto il nome di Isco (Real Madrid) ma le fonti di polizia non hanno confermato.
Torbe avrebbe accompagnato la ragazza in albergo, dietro la promessa di denaro, dove c’erano già un’altra donna e due calciatori. Nell’informativa della polizia si legge: «Sia la ragazza nuova che TP3 (nome in codice della testimone sotto protezione) furono abusate sessualmente da parte dei due ragazzi. Nessuna delle ragazze è stata pagata». In una testimonianza successiva, la ragazza ha fatto il nome di Muniain e di un altro giocatore dell’Under 21 spagnola: l’appuntamento sarebbe stato pattuito da De Gea con Torbe.
Il calcio, in attesa di conferme, si trova di nuovo in prima pagina per uno scandalo a sfondo sessuale. Karim Benzema, centravanti del Real Madrid e della Francia, non è stato convocato anche per le pressioni politiche dopo il tentativo di estorsione per un video hard del suo ex compagno Valbuena. Adam Johnson, ex nazionale inglese e giocatore del Sunderland, è stato condannato a 6 anni di carcere per avere avuto rapporti sessuali con una ragazza di 15 anni. Nel 2010 Ribéry, Govou e ancora Benzema furono tirati in ballo da Zahia, una escort minorenne all’epoca dei fatti. Adriano, nel marzo 2015, organizzò un festino a Rio de Janeiro con 18 prostitute provenienti da un bordello di Copacabana.
Il caso De Gea-Muniain è ancora tutto da decifrare, ma la tempistica non è a favore del portiere. Cosa farà il c.t. Del Bosque? E cosa ne pensano i «grandi vecchi» della Nazionale, da Iniesta a Ramos, che hanno vinto Mondiale ed Europeo con un gruppo compatto e dall’immagine (quasi) immacolata? Nel frattempo Wayne Rooney, compagno di De Gea allo United, ha evitato commenti nelle conferenza prima di Inghilterra-Russia. A ognuno i suoi problemi.