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 2016  giugno 11 Sabato calendario

Cortina 2021, i mondiali di sci si faranno

Sono tenaci gli ampezzani, a volte anche testardi. Hanno battuto la testa quattro volte contro il «no» della Federazione internazionale dello sci (Fis). Questi mondiali non s’hanno da fare. Ma memori del motto ampezzano «mai zede» (non cedere mai) al quinto tentativo l’hanno spuntata. L’altra notte a Cancún, dalla bocca del presidente della Fis Gian Franco Kasper, riunita in congresso in Messico sono uscite come una musica soave quelle quattro paroline in fila «Cortina d’Ampezzo, Italy». Suggellavano, alle 2.05 ora italiana, il nome della città che ospiterà nel 2021 i Campionati del Mondo di sci alpino. E per la Regina delle Dolomiti, con il blasone un po’ appannato, è stato come riappropriarsi del titolo regale. Votata all’unanimità, 17 voti su 17. Vittoria facile, verrebbe da dire, Cortina era l’unica candidata, ma nei meandri delle decisioni sportive ad alti livelli, si insinuano fattori imponderabili. Cortina doveva dimostrare di avere un progetto credibile e così è stato. Vincente è risultata la sinergia e il sostegno di tutte le istituzioni: governo, Regione, Comune, Coni, Fisi. Il premier Matteo Renzi, che si è speso in prima persona: «Il governo è molto impegnato perché da qui al 2021 tutti gli aspetti legati all’organizzazione, alle infrastrutture, alle procedure, alla gestione di questo evento siano affrontate nel modo più forte ed efficace». Per il presidente del Coni, Giovanni Malagò «i mondiali di sci rappresentano uno spot di rara efficacia per promuovere l’eccellenza del nostro Paese e per certificare la credibilità e il ruolo preminente dello sport italiano a livello mondiale».
Cortina aveva ospitato già i Mondiali nel 1932 e nel 1941, questi ultimi declassati a gare internazionali a causa della guerra. E quindi le Olimpiadi 1956.
«Spero che Cortina cambi passo – commenta Matteo Marzotto, di casa ad Ampezzo – e faccia quello che serve per darsi una sveglia. Si adegui alla qualità delle altre grandi capitali dello sci e ci metta un po’ di italica ospitalità e capacità di attrazione. Francia e Svizzera ci hanno stra-surclassato nel grande turismo internazionale. Servono investimenti e visione. Il valore degli immobili di Cortina dal 2008 si è dimezzato, mentre quello di St. Moritz è poco meno che raddoppiato». Gli risponde indirettamente Riccardo Donadon, presidente della Fondazione Cortina2021: «Dovrà essere un Mondiale tecnologico ed ecosostenibile. Volano per la nostra montagna, la sua cultura e il rilancio della tradizione del made in Italy».
Le mitiche piste della Tofana verranno rimodellate, con una nuova pista per la discesa libera maschile, che interesserà parte del Canalone e della Vertigine Bianca. Così come la «A» e la «B» del Col Drusciè sede degli slalom. L’organizzazione dell’evento costerà più di 50 milioni di euro, di cui quasi 30 a carico della Fis. Il governo, la Regione e gli enti locali faranno la loro parte. Ci si attende un restyling di Cortina, non solo nuovi impianti, tra cui una nuova cabinovia che collegherà il centro alla zona delle gare, ma anche sostanziali miglioramenti della viabilità, con una nuova strada per accedere alla zona traguardo e con l’Anas che ha presentato un piano da 130 milioni (70 già stanziati) per realizzare gallerie e miglioramenti in tutto il Cadore. Se poi arriva l’aeroporto e il treno delle Dolomiti, allora vuol dire che i sogni si avverano.