Il Sole 24 Ore, 10 giugno 2016
Il patriarca Osamu lascia la guida di Suzuki dopo 38 anni
Dopo il terremoto nel top management di Mitsubishi Motors, anche alla Suzuki Motor il caso dei test irregolari sull’efficienza dei motori provoca cambiamenti al vertice aziendale. Il vecchio patriarca 86enne Osamu Suzuki (il più longevo top executive del settore, al comando dal 1978) lascerà la carica di Ceo e il vicedirettore generale Osamu Honda si dimetterà, con effetto a fine mese dopo l’assemblea degli azionisti. Osamu Suzuki, però, resterà chairman per assicurare che problemi simili non si ripetano. L’anno scorso aveva già lasciato le responsabilità di direttore generale al figlio 57enne Toshihiro Suzuki. Per l’anno fiscale appena concluso, i membri del board non riceveranno alcun bonus, mentre Osamu Suzuki si taglierà lo stipendio del 40% (e suo figlio del 30%). I test non conformi alla normativa sono stati effettuati su 26 modelli, per un totale di 2,14 milioni di vetture commercializzate in Giappone. La società, comunque, ha sottolineato che i test regolari hanno evidenziato performance migliori di quelle dichiarate (a differenza di quanto accaduto a Mitsubishi Motors).