la Repubblica, 10 giugno 2016
Quando le sciagure degli altri ci fanno sentire meno soli. Vedi la voragine di Ottawa
Ieri una enorme voragine, causata dalla rottura di una tubazione, si è aperta in un viadotto nel centro di Ottawa ingoiando un paio di automobili. Vorrei tanto essere canadese per sapere se: l’opposizione canadese ha addossato al governo canadese la colpa della voragine; il governo ha accusato l’opposizione di essere favorevole alle voragini, e alle disgrazie in generale, perché può rinfacciarle al governo; il sindaco di Ottawa ha chiamato in causa il responsabile dell’acquedotto municipale che ha chiamato in causa i fornitori di tubature che hanno chiamato in causa i produttori di acciaio che hanno chiamato in causa le materie prime scadenti, il rincaro del ferro, il buco nell’ozono; i sindacati dei posatori di tubi hanno accusato le infami condizioni di lavoro; il web si è riempito di commenti acri e furibondi che spiegano in tre righe che la voragine è stata provocata dal sindaco, dal governo, dallo Stato, dal continuo passaggio di Giubbe Rosse a cavallo, dalla speculazione, dalle lobbies del cemento, dal terrorismo arabo, dalle cosche mafiose, dalle banche, da quel cretino venduto e corrotto che ha postato dieci secondi fa le sue scemenze ma a differenza di me non capisce niente di voragini, di viadotti e di tubazioni. Mi piacerebbe tanto scoprire che sì, in Canada è accaduto proprio così, per filo e per segno. Mi sentirei meno solo nel mondo.