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 2016  giugno 10 Venerdì calendario

I bagarini digitali stanno uccidendo Broadway. Il caso di “Hamilton”

Recensioni entusiaste, incassi proiettati verso il miliardo di dollari e posti sempre esauriti, ininterrottamente da dieci mesi, al Richard Rodger Theater di New York. Ha ricevuto ben 16 nominations – un record – per i Tony Awards che saranno consegnati dopodomani. Insomma, è uno dei più grandi successi teatrali di tutti i tempi: tra gli spettatori, anche Michelle e Barack Obama, che poi hanno invitato il cast alla Casa Bianca. Ma su Hamilton, il musical hip-hop di Broadway che racconta la storia di uno dei padri fondatori degli Stati Uniti, si è abbattuta anche la maledizione dei “tickets bots”.
«Fermateli, stanno uccidendo Broadway!», ha scritto sul New York Times Lin-Manuel Miranda, creatore dello show e interprete del personaggio di Alexander Hamilton. I “bots” sono software automatizzati che consentono a pochi gruppi di accaparrarsi tutti i biglietti dopo pochi secondi che diventano disponibili, e di rimetterli poi sul mercato a prezzi astronomici. Così, mentre è impossibile trovare posti “normali” per lo show da qui al gennaio 2017, si possono comprare su StubHub o VividSeats, due siti specializzati in questa forma di bagarinaggio hi tech, a prezzi che si aggirano sugli 870 dollari, e che volte superano anche i 5mila.
Il fenomeno dei “bots” nasce dallo squilibrio tra una offerta limitata di biglietti e una domanda molto alta. Riguarda anche concerti e match sportivi, ma a Broadway assume una gravità particolare. «Viene punito chi non può permettersi di pagare più del valore nominale», osserva Miranda. «E i soldi in più non servono certo a migliorare lo spettacolo, ma solo a moltiplicare i guadagni dei broker». Per contrastare il trend i produttori di Hamilton hanno appena alzato a 849 dollari il prezzo nominale delle poltrone più costose, raddoppiando il numero di biglietti low-cost assegnati ogni giorno attraverso una lotteria. Ma non basta: i “ticket bots” non saranno certo sconfitti così.
Il paradosso di questi software automatizzati è che in teoria sono vietati nello stato di New York, che prevede multe salate per chi li utilizza. Ma grazie al ricarico sui biglietti, gli utili sono così gonfiati da spingere le società di bagarinaggio robotizzato a rischiare inchieste, processi e condanne, perché tanto recuperano facilmente i costi delle contravvenzioni. Sarebbe diverso, ovviamente, se ci fossero delle sanzioni penali per i colpevoli e se i recidivi andassero poi in prigione. E proprio questo è l’obiettivo di una legge già votata dal senato di New York, ma non ancora dall’altro ramo legislativo, che rende illegale rivendere biglietti comprati con i “bots”.
Intanto, il settantesimo appuntamento annuale dei Tony Awards porterà altri onori a Hamilton. Lo show ha già superato i precedenti record per il numero di nominations di The producers e Billy Elliot. E tutti danno per certo che alla cerimonia di dopodomani si aggiudicherà il premio più ambito, quello di musical dell’anno, contribuendo alla fama internazionale del Lin-Manuel Miranda, che a soli 36 anni è tra o protagonisti più in vista dello show-business americano.