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 2016  giugno 09 Giovedì calendario

Iglesias scopre la cravatta. Come cambia Podemos

Ormai non se la toglie più. La cravatta, fino a poco tempo fa la grande assente nel look di Pablo Iglesias, è diventata all’improvviso accessorio irrinunciabile. Da un paio di settimane a questa parte, si contano già sette o otto apparizioni pubbliche del leader di Podemos – tra interviste televisive, dibattiti o conferenze – con il nuovo talismano stretto (ma non troppo) al collo. E tutto lascia pensare che la tendenza si consoliderà a partire da domani, quando prenderà il via la campagna elettorale per le legislative anticipate del 26 giugno. Semplice curiosità senza significato? Probabilmente c’è di più, vista l’importanza che Iglesias ha sempre attribuito all’aspetto fisico: non nel senso della cura nel vestire (anzi, si vanta di non saper abbinare i capi d’abbigliamento, e ammette di prediligere per gli acquisti i magazzini low cost), ma proprio per l’esatto contrario: scarpe da tennis, jeans e maniche rimboccate erano diventati il simbolo del politico alternativo alla vecchia “casta” che si voleva identificare con la gente semplice.
Si dice però che ora si sia fatto convincere dai consulenti d’immagine che hanno individuato il punto debole della sua strategia comunicativa. Presentarsi in camicia con le maniche rimboccate fino al gomito al cospetto di re Felipe VI (lo ha fatto in due occasioni) non gli conferisce un’immagine per nulla “presidenziale”. E il leader di Podemos non ha mai nascosto che il suo obiettivo sia proprio quello: conquistare la Moncloa. Per tentare il sorpasso sul Psoe, si è persino proclamato socialdemocratico (un modo per distinguersi dai nuovi alleati di Izquierda Unida, dichiaratamente comunisti). Però la formazione “viola”, molto popolare tra i giovani spagnoli, stenta a sfondare tra l’elettorato degli ultracinquantenni.
Da qui la conclusione che bisogna modificare almeno in parte la forma, presentare un aspetto più amabile, meno battagliero. Cambiamenti solo parziali visto che, quanto al codino, quello non si tocca. Iglesias aveva già rinunciato ai piercing di gioventù, sin dalla prima campagna elettorale, quella che due anni fa lo portò al Parlamento Europeo. E anche la cravatta cerca di portarla in modo alternativo, non rigorosamente formale: è sottile (un modello che è tornato di moda tra i giovani che preferiscono mostrare un atteggiamento disinvolto), con il nodo allentato sulla camicia che ha il primo bottone sempre slacciato.