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 2016  giugno 06 Lunedì calendario

Quant’è difficile battere Vale quando è arrabbiato

Quando una tensione particolarmente elevata, si abbina ad un principio di frustrazione, con l’aggiunta di una dose anomala di rabbia e la consapevolezza di aver commesso un errore, Valentino diventa un problema per tutti. Diventa «una bega», come dice lui. Nessun prigioniero. Le narici dilatate mentre parla, un sistema intimo e misterioso per fare il pieno della sua benzina speciale. Non sempre infallibile, intendiamoci, basti pensare al finale della scorsa stagione, quando andò in overdose. Ma quasi. Soprattutto e persino, grazie a quel finale. Sono stati questi, crediamo, gli ingredienti utili alla sua corsa perfetta. La tensione: fonda e articolata perché un lutto da pista lascia segni dolorosi. Coperti dalla tuta, mascherati sotto la visiera scura, ma persistenti. Spine conficcate nell’anima. In aggiunta, una atmosfera adatta a rimestare e rimettere in vorticoso circolo le scorie del Mondiale 2015: spagnoli in Spagna, Marquez a Barcellona. Il tutto, dopo aver marcato visita a casa propria, al Mugello, una fumata bianca da resa precoce; la frustrazione, appunto, di uscire di scena senza combattere come gli piace. Rabbia, oh sì: in affanno durante le prove, furibondo dopo la doppia correzione della pista, decisa a suo dire, anche per tutelare la Honda, sotto la regia del solito, diabolico Marc. Ma la polemica di Valentino, alla vigilia della gara, trascurava un atto mancato. La decisione di non partecipare al meeting della commissione delegata a prendere le decisioni che contano in tema di sicurezza. Uno sbaglio – doppiato da Lorenzo – non gestito, incredibilmente, dal vertice Yamaha, ancora una volta latitante, il cui prezzo avrebbe potuto complicare ulteriormente un momento delicato. Molti punti da recuperare, quei due già in fuga. In aggiunta, gli avevano toccato una delle sue piste preferite, modificando la curva 9. Dunque: furioso e carico quanto serve. Valentino Rossi, alla massima intensità. Abbastanza per guadagnare, insieme al podio alto, un senso di pace. E per concedere un inatteso, bellissimo segno di pace. Beninteso, nei panni del vincitore.