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 2016  giugno 05 Domenica calendario

Oggi in Italia si scelgono i sindaci • E’ morto Muhammad Ali • Tremila morti in cinque mesi nel Mediterraneo • Papa Francesco farà rimuovere i vescovi che coprono i pedofili • Un italiano su tre pratica sport prima di andare al lavoro

 

Amministrative Oltre tredici milioni di elettori, per la precisione 13.316.379, oggi sono chiamati alle urne per le Amministrative. I Comuni interessati al voto sono 1.342, di cui 25 capoluoghi di provincia: è in queste città che si giocheranno le partite più rilevanti dal punto di vista politico. L’attesa in particolare è per i verdetti delle grandi città: Roma, Milano, Napoli, Bologna, Torino e Cagliari. Il primo dato a cui prestare attenzione oggi sarà quello dell’affluenza su cui c’è apprensione. Se ne occupa anche l’Osservatore Romano in un editoriale: «Il massiccio astensionismo — scrive il quotidiano vaticano — sembra essere uno dei pochi dati certi di questa consultazione. Gli ultimi sondaggi attribuiscono ai disertori delle urne percentuali altissime. Un elemento che rende qualsiasi analisi politica ancora più complicata di quanto già sia» (Rebotti, Cds).

Ali 1 Muhammad Ali, nato Cassius Marcellus Clay nel 1942 a Louisville nel Kentucky, tre volte campione del mondo dei pesi massimi, 21 anni sul ring, 56 combattimenti, 5 sconfitte, è morto in un ospedale di Phoenix, in Arizona, piegato a 74 anni dal morbo di Parkinson che lo aveva aggredito da oltre tre decenni. Ali era ricoverato da tre giorni in ospedale per problemi respiratori: sembrava una cosa di poco conto, poi tutto è precipitato. Da molti anni l’ex campione dei pesi massimi filtrava il suo pensiero attraverso la voce di Lonnie, la quarta moglie. Da qualche anno viveva a Paradise Valley, in Arizona: apparizioni pubbliche sempre più rare, terapie e molta tv, soprattutto film western, la sua passione, e vecchie sit-com in bianco e nero. Sulla scrivania, una copia del Corano ma anche della Bibbia (Colombo, Cds; Audiosio, Rep).

Ali 2 Vinse l’oro olimpico dei mediomassimi a Roma, nel 1960: aveva 18 anni. Il 25 febbraio 1964, a Miami, conquistò il titolo mondiale dei pesi massimi, battendo Sonny Liston. La mattina del 26 febbraio, Clay si presentò per la prima conferenza stampa da campione del mondo. A un certo punto un cronista aveva alzato la mano: «Cassius, è vero che sei un membro dichiarato dei musulmani neri?». Clay lanciò il suo primo messaggio politico: «Io credo in Allah e nella pace: adesso non sono più un cristiano, so dove andare e conosco la verità». Da quel giorno smise di essere Cassius Clay e diventò Muhammad Ali, l’«uomo degno di lode» (ibidem).

Ali 3 Fisico stupendo, 1,91 d’altezza, 97 chili. Il suo dottore, Ferdie Pacheco, si vantava: «Fossero venuti i marziani a chiedermi un esemplare umano, gli avrei detto: prendete Ali, è perfetto» (Audisio, Rep).

Ali 4 Quando nel 1967 fu chiamato a combattere in Vietnam rispose: «Io non ho niente contro i Vietcong. Loro non mi hanno mai chiamato “nigger”, “negro”». Fu incarcerato, privato del titolo mondiale e della licenza di combattere» (Colombo, Cds; Sarcina, Cds)

Ali 5 «Il ritorno sul ring, nel 1970, segnò la parte più folgorante della sua carriera, tra sconfitte rovinose (Frazier, che poi superò in due occasioni successive, l’ultima a Manila in un match brutale e disperato) e vittorie esaltanti, compresa la battaglia africana contro Foreman (30 ottobre 1974), il suo capolavoro sportivo e politico: trasformò un combattimento di pugilato in uno scontro ideologico fra lui, difensore dell’Africa, e l’altro, il nero che tradiva le proprie radici. Finì con la folla che gridava «Ali uccidilo», e Foreman al tappeto dopo una sfida da capogiro conclusasi all’ottavo round. Patterson, Bonavena, Chuvalo, Quarry, Frazier, Foreman, Bugner, Norton, Lyle, Evangelista, Shavers: l’elenco di vinti è lungo quanto le litanie con cui Ali soggiogava psicologicamente i rivali. Solo nel crepuscolo della carriera, più triste del dovuto, si arrese a Larry Holmes, suo ex sparring partner, e a Trevor Berbick, uno che ai tempi d’oro avrebbe spazzato via in un solo round: albori degli Anni 80, la malattia cominciò a manifestarsi proprio in quel periodo. Nel 1996, ultimo tedoforo, accese il fuoco del braciere ai Giochi di Atlanta, mostrando al mondo la sofferenza di un campione ammalato ma non sconfitto» (Colombo, Cds).

Ali 6 «Dio mi ha reso un campione, la malattia mi ha reso un uomo» (Ali a Obama) (Zucconi, Rep).

Migranti Nei primi cinque mesi del 2016 numero degli arrivi di migranti in Italia è stato pressoché analogo a quello di fine maggio dello scorso anno, 47.820 contro 47.643 del 2015, ma i morti e i dispersi sono molti di più. A oggi, tra vittime recuperate e non, il Missing Migrants Project calcola che manchino 2918 persone, 1090 in più rispetto a 12 mesi fa ma soprattutto solo 853 in meno del calcolo di fine 2015. Spiega l’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr): «Le condizioni del viaggio stanno peggiorando. Oltre a coinvolgere un numero massiccio di persone, i barconi pongono un secondo grosso problema per via delle stive, talvolta addirittura a due livelli, dove in caso di naufragio non c’è alcuna possibilità di salvarsi» (Paci, Sta).

Pedofili La tolleranza zero in materia di pedofilia, varata da Papa Benedetto, ha fatto ieri un passo avanti con una decisione di Francesco riguardante i vescovi: in caso di «negligenza» nel contrasto agli abusi sessuali su minori potranno essere rimossi. Lo stabilisce un motu proprio, un documento intitolato «Come una madre amorevole» che si presenta come una misura d’emergenza: la rimozione di un vescovo è un atto drammatico, previsto tra i poteri papali, ma che ci si aspetta debba farsi più raro e che qui invece trova una nuova fattispecie. Il «compito» di proteggere i minori dagli abusi – scrive il Papa – tocca «specialmente» i pastori ed eventuali loro «gravi mancanze di diligenza» potranno essere perseguite. Il riferimento è ai casi di insabbiamento delle denunce e di copertura dei fatti, attuati per esempio con il trasferimento dei colpevoli senza chiamarli in giudizio e senza impedire che tornino ad avere contatti con minori. Il documento ricorda che il Codice canonico già prevede «la possibilità della rimozione dell’ufficio ecclesiastico per cause gravi» e stabilisce che rientri tra esse «la negligenza» a riguardo dei «casi di abusi sessuali compiuti su minori ed adulti vulnerabili». L’istruttoria per la rimozione viene condotta dai competenti uffici della Curia romana che operano presso le congregazioni per i vescovi, per l’evangelizzazione dei popoli, per le Chiese orientali, per i religiosi, ma la decisione finale andrà sempre approvata dal Papa assistito da un «collegio di giuristi». Il portavoce Lombardi ha precisato che questo collegio sarà «costituito da cardinali e vescovi» (Accattoli, Cds)

Sport 1 Secondo la ricerca «Italiani e sport al mattino» realizzata dall’Osservatorio Doxa-Aidepi, un italiano su 3 pratica sport al mattino prima di andare al lavoro almeno due volte alla settimana, in totale 11 milioni di persone, soprattutto nelle regioni del Nord Est e del Centro. Il 10% dei nostri connazionali si allena in casa sul tapis roulant, la cyclette o praticando ginnastica (Bergamin, Sta).

Sport 2 All’alba Tim Cook, amministratore delegato di Apple, fa ginnastica e corre sul tapis roulant, il fondatore di Twitter e Ceo di Square, Jack Dorsey, pratica jogging in strada per almeno 12 chilometri per un totale di 8 ore a settimana. Howard Schultz prima di recarsi negli uffici della sua Starbucks pedala in sella alla sua mountain bike con la moglie per un’ora abbondante (ibidem).

(a cura di Roberta Mercuri)