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 2016  giugno 04 Sabato calendario

Ancora migranti morti • Per i sondaggisti vincerà l’astensionismo • La riscossa dei panda • Un motociclista muore in pista • Ritrovato dopo sei giorni un bambino giapponese abbandonato nel bosco • Un nonno accusato di violenze sui nipoti si suicida • Temeva che il figlio nascesse malformato e avvelena la mamma


Migranti Nel Mediterraneo ancora naufragi di migranti e morti. Ieri un peschereccio di 25 metri partito da Alessandria con centinaia di migranti è affondata al largo di Creta: secondo l’Oim, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, a bordo c’erano tra i 600 e i 700 migranti. Le autorità greche confermano. I profughi messi in salvo sono 340, la maggior parte sono stati portati in Italia, gli altri in Egitto, Turchia e Malta. Almeno altri 117 migranti morti in mare sono stati trovati lungo un tratto di costa libica, vicino la località di Zuara, a 120 chilometri da Tripoli: quasi solo donne, 70, e 5 bambini, tutti nordafricani. Gli ultimi dati Onu dicono che a partire dal 2016, 2 mila e 500 profughi sono morti nel tentativo di raggiungere via mare l’Europa partendo da Libia, Turchia, Nordafrica (Iossa, Cds).

Affluenza Alla vigilia del voto i sondaggisti sono concordi nel dire che l’affluenza alle urna calerà. Nel 1946, quando si votò tra democrazia e monarchia, alle urne si presentò il 93% degli italiani. Ancora bene l’affluenza, con le prime avvisaglie nel 1979, quando dal 93,4% si scese al 90,6% Alle politiche del 2013 votò il 75,2%. Piepoli dice che non c’è da preoccuparsi: «In Gran Bretagna e negli Usa i votanti sono intorno al 50 per cento e mi sembra che siano Paesi piuttosto democratici. Vota chi vuole. A meno che non preferiate la democrazia di Putin». Roberto Weber (Ixe) è meno ottimista: «Il calo è molto allarmante. Si rischia di scendere sotto il 50%». Carlo Buttaroni (Tecnè) concorda: «La campagna è stata fiacca e i candidati non sono di livello: basti pensare a quanto fu coinvolgente la sfida Fini-Rutelli a Roma». Anche Pietro Vento, di Demopolis, pronostica un «forte» astensionismo: «Soprattutto a Roma e Napoli», poi prevede: «Il 57% degli elettori romani effettuerà la scelta pensando al candidato e non al partito» (Trocino, Cds). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del Giorno]

Panda/1 L’International union for conservation of nature (Iucn) sta valutando di rimuovere ilpanda dalla Lista rossa degli animali a rischio di scomparire. Non è più «in pericolo», ma solo «vulnerabile». Il quarto censimento dei panda condotto in Cina, che l’anno scorso ha contato 1.864 animali allo stato libero e altri 375 in zoo o centri del mondo. Nel terzo censimento, effettuato nel 2002, erano stati individuati 1.596 panda liberi e 164 in cattività. Zhang Hemin, direttore del Centro di ricerca e conservazione dei panda giganti nella provincia occidentale del Sichuan, ha detto al China Daily che i plantigradi sopravvivono in libertà solo in una frangia di 23 mila km quadrati dell’altopiano del Qinghai-Tibet. E quella zona è frammentata per la presenza dell’uomo (Santevecchi, Cds).

Panda/2 Uno studio dell’Università di Oxford ha seguito le orme dei panda prestati dalla Cina agli zoo stranieri dal 2008 e ha osservato che sono serviti a suggellare accordi per forniture di uranio da parte di Canada, Francia e Australia. I panda partono in affitto per l’estero con voli speciali, salutati da ambasciatori e accolti all’arrivo da uomini di governo. La dieta: 40 chili di bambù al giorno e altri 2,5 chili di frutta, verdure varie e una torta di farina di carne tritata e fagiolini (ibidem).

Moto Luis Salom, 24 anni, pilota di moto, è morto ieri alle 16.55 in un ospedale di Barcellona. Stava correndo le prove libere di Moto2 all’autodromo di Montmelò. Dalla ricostruzione si capisce che Salom prima di una curva ha perso il controllo della moto ed è caduto. È andato a sbattere in malo modo contro le protezioni. L’urto violento è subito apparso molto grave e infatti, nonostante un intervento chirurgico all’Hospital General de Catalunya, il pilota è morto. Salom era ormai un veterano, perché era salito in moto la prima volta a 2 anni e mezzo. A Palma di Maiorca, dove era nato il 7 agosto 1991, la sua famiglia è un’istituzione del mondo dei motori: il nonno Toni è proprietario del più grande negozio di moto della città e il David ha corso in Superbike fino all’anno scorso. Nel Motomondiale Salom aveva esordito nel 2009 nella vecchia 125, oggi Moto3, e le sue stagioni migliori le aveva vissute nel 2012, secondo nel Mondiale, e nel 2013, quando si era giocato il titolo all’ultima gara finendo terzo. Dopo 22 podi e 9 vittorie era passato in Moto2 nel 2014 e lì ha faticato di più: solo due secondi posti, uno quest’anno in Qatar. Secondo di tre fratelli, la sorella maggiore Toñi è incinta e alle corse lo accompagnava solo la mamma, Maria Antonia Horrac, perché papà Luis restava a casa a curare l’altro figlio 16enne Jaume, malato dalla nascita (Pasini, Cds).

Bambini/1 I genitori avevano abbandonato «per castigo», Yamato Tanooka, bambino giapponese di 7 anni. È stato ritrovato in buone condizioni dopo sei giorni. È fuggito nei boschi del monte Kamagatake, nella parte meridionale dell’isola di Hokkaido, ha vagato nelle foreste popolate dagli orsi e ha infine trovato rifugio in una baracca in lamiera usata dalle Forze di autodifesa nipponiche per esercitazioni militari. Solo, con addosso una felpa e un paio di pantaloni corti, in scarpe da ginnastica, si è salvato grazie a una fontana esterna al riparo che aveva trovato. La svolta ieri mattina poco prima delle 8 locali. Un soldato ha aperto la porta della baracca e ha scorto un bambino che dormiva. «Gli ho chiesto se fosse Yamato Tanooka e lui mi ha risposto di sì e che aveva fame. Gli ho offerto pane e polpette di riso». Il luogo del ritrovamento, tra le abetaie del comune di Shikabe, dista quasi sette chilometri dal punto in cui sabato scorso il bambino per punizione era stato costretto a scendere dall’auto su cui viaggiava con i genitori, reduce da una visita in un parco naturale. Il padre Takayuki, di 44 anni, voleva castigare il figlio che aveva tirato sassi contro le auto ferme in un parcheggio. L’intenzione era quella di abbandonarlo alcuni minuti e fingere di andare via senza di lui «per spaventarlo e dargli una lezione». Quando la famiglia era tornata a riprenderlo però, il bambino non c’era più. La versione iniziale era stata che il bambino si era perso mentre raccoglieva erbe selvatiche. Alla sorella il piccolo Yamato ieri sera ha detto che nel bosco «è stato terribile ma bellissimo, perché sono diventato grande». Migliaia le richieste di processare i genitori del bambino per «negligenza» e di costringerli a pagare le spese per le ricerche, che hanno impegnato 200 uomini, cani ed elicotteri (Visetti, Rep).

Bambini/2 P. S., di anni 68, ex dipendente della Italsider di Genova. Un po’ burbero ma nonno affettuoso, insieme a sua moglie si prendeva cura dei due nipotini maschi. Fino al 2014, però, perché il maggiore, ormai quattordicenne, confidò all’insegnante che il nonno paterno più volte si era comportato in modo strano: «Ci compra le figurine, poi le mette in tasca e ci chiede di prendergliele, cammina nudo davanti a noi». Poi riferì altri episodi più spinti. Suo fratello confermò i racconti, anche alla madre. Da allora i due ragazzini furono tenuti alla larga dai nonni, che continuavano a difendersi. Poche settimane fa arrivò per lui il verdetto del tribunale: 4 anni e 4 mesi di pena per violenza sessuale sui nipoti. Ieri, dopo aver scritto su un foglio «Sono innocente», si impiccò.

Bambini/3 Un trentacinquenne residente in un paese appenninico della Valsamoggia (Bologna), descritto da tutti come discreto, educato, buono, autista dello scuolabus comunale, ancora in casa con i genitori, l’anno scorso incontrò una ragazza toscana, infermiera a Bazzano, nel bolognese, e si innamorarono. In attesa del loro primo figlio, ormai già all’ottavo mese di gestazione, era preoccupato perché l’ecografia parlava di una malformazione («Temevo per la sua salute», ha detto a chi lo interrogava). Quindi martedì, pensando di procurarle un aborto, ha mescolato della Coca Cola a un detergente per piatti e l’ha servita alla sua fidanzata. È stata portata subito all’ospedale in condizioni gravi, con lesioni a stomaco ed esofago. Dopo le prime ore, per il momento la donna sembra fuori pericolo, ma ancora non sa chi le ha provocato il danno. Nessuna complicazione per il feto (Pasqualetto, Cds).

(a cura di Daria Egidi)