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 2016  giugno 03 Venerdì calendario

Inter cinese, la firma è a un passo. Parola di Moratti

Ieri è arrivato anche il timbro di Massimo Moratti: «Le firme con Suning dovrebbero essere vicine, per quello che mi sembra l’intenzione è quella di chiudere». L’ex presidente dell’Inter, interpellato dall’Ansa, è il primo soggetto protagonista a commentare il cambio epocale. Il club nerazzurro batterà bandiera cinese in pochissimo tempo e dopo vent’anni abbondanti Massimo Moratti (anche se lui nicchia) uscirà dall’organigramma. La delegazione nerazzurra partirà per Nanchino domani: sull’aereo ci saranno il vicepresidente Javier Zanetti, l’amministratore delegato Michael Bolingbroke, il Chief Football Administrator Giovanni Gardini e il Chief Revenue Officer Michael Gandler, mentre ad attenderli ci sarà il Corporate Director Michael Williamson. Atterreranno in terra cinese quando sarà già domenica, lo stesso giorno di arrivo del presidente Erick Thohir da Giacarta. Facile pensare quindi che il vertice decisivo con i manager di Suning, capeggiati dal numero uno Zhang Jindong (che non sarebbe mai entrato in società senza l’obiettivo-maggioranza), inizierà proprio domenica.
Le parole di Moratti – che per ora non andrà in Cina – testimoniano, se ce ne fosse bisogno, di quanto l’affare sia in stato avanzato. «Prima bisogna capire cosa accade in questi giorni – ha continuato – Quindi vedremo cosa mi dirà Thohir che è il mio referente e dirimpettaio. Ci vorranno comunque alcuni giorni per definire la mia posizione». Poi, sentito dalla Gazzetta, ha aggiunto: «Spero che i cinesi si rendano conto dell’enorme responsabilità e del privilegio che significa rappresentare i fantastici tifosi dell’Inter comprendendo bene cosa serve fare. A cominciare dalla scelta di dirigenti italiani che conoscano il territorio e le nostre dinamiche». Un vago, ma forse nemmeno troppo, riferimento all’attuale presidenza che ha scelto nei primi mesi solo dirigenti stranieri.
L’attuale socio di minoranza detiene il 29,5% che secondo il vigente – ma ormai, ancora per poco – patto parasociale possa cedere in maniera obbligatoria a Thohir. Ora invece le quote morattiane verranno rilevate dalla nuova proprietà, così come quelle di Thohir che – pur restando per qualche mese in questa fase di transizione – passerà dal 70% a circa il 30%. Il Governo di Pechino sta chiudendo le verifiche tecniche ed economiche dell’operazione, poi si potrà chiudere.
Da domenica 5 in poi ogni giorno può essere quello buono. La presenza concomitante a Nanchino di Thohir e di Jindong fa pensare a una rapida chiusura. Attenzione a un particolare. Nonostante nella galassia Suning un’operazione da 500 milioni di euro possa rappresentare la normalità (fattura 15,5 miliardi di euro all’anno), bisogna tenere presente che la società è quotata alla Borsa di Shenzhen. Solitamente gli affari vengono ufficializzati alla chiusura di venerdì per permettere al mercato di digerire la novità. La Borsa apre dalle 9.30 alle 11.30 e dalle 13 alle 15. Se Thohir e Jindong volessero ufficializzare il passaggio entro l’apertura di lunedì, si potrebbe attendere una fumata bianca nella notte italiana tra domenica e lunedì visto il fuso di 6 ore. Questione di poco, basta avere pazienza.