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 2016  giugno 03 Venerdì calendario

Quanto sono belle le lucciole di notte

Sono tornate a splendere le lucciole (nel senso di insetti). In campagna, ma anche in città. Le si vedono di nuovo nei parchi di Roma, o di Milano, nelle periferie che, a quei tenui lucori, sembrano meno desolate. Si temeva che il loro tempo fosse quasi del tutto scomparso. Invece no. Il miracolo torna a rinnovarsi. La gente, soprattutto quella che non le aveva praticamente mai conosciute, corre a cercarle. E siccome viviamo nel tempo del marketing, della spettacolarizzazione, dei social, si organizzano eventi, serate, apertivi persino: tutto per celebrare le lucciole.
Un campo illuminato di tenue luci, quelle emesse dalle lucciole fluttuanti su campi, prati, sentieri persi nel buio, e i grilli che frinivano assordanti tra l’erba, i profumi del gelsomino e dell’erba tagliata... Una scena che aveva il sapore del tempo perduto, immagine che arrivava dritta dal bel mondo della nostra infanzia, quando la campagna dolcemente scivolava nella città con un moto che sembrava naturale, tra giardini, casette solitarie, sempre più rade, fino a ritrovare il passo dei prati e dei boschi. Allora le lucciole annunciavano e testimoniavano l’arrivo puntuale della stagione più bella. A guardare la primavera di quest’anno, non si direbbe facile il ritorno delle piccole luci volteggianti, tra temporali, piogge torrenziali, temperature instabili. Però è così. Anche a Roma, dove è possibile osservarle in alcune serate organizzate poco fuori della Capitale. Nella Tenuta di Tormarancia, che nel 1997 è stata annessa all’area protetta del Parco regionale dell’Appia Antica, vengono organizzate delle serate con incontri, passeggiate e aperitivi notturni proprio per ammirare lo spettacolo delle lucciole. Incontri non solo per osservare le lucciole ma anche per imparare a conoscerle meglio. Si può prenotare una passeggiata a «caccia» di lucciole, che dura circa due ore, pagando un biglietto di circa 5 euro per la visita guidata. Le prossime passeggiate notturne saranno il 4 e il 17 giugno; mentre per venerdì 10 giugno è in programma un «Aperitivo con le lucciole». C’è poi una serata tutta dedicata alle famiglie l’11 giugno. Invece nella Valle della Caffarella è in programma il 12 giugno una caccia alle lucciole.
A Milano, nel Parco delle Cave, nella zona ovest della metropoli, da qualche anno ormai ci si ritrova per passeggiare al calar del sole e cercare di scorgere le lucciole. L’appuntamento per il 2016 è cominciato il 20 maggio e durerà fino al 10 giugno. È anche l’occasione per scoprire un’altra città, imprevedibile e verdissima. La data ufficiale della Lusiroeula (la manifestazione si chiama così) era sabato 4 giugno, ma le adesioni sono state talmente tante che l’organizzazione ha pensato di estendere gli appuntamenti con guida fino al 10 giugno. È questo infatti il periodo di massima luminescenza degli insetti e quindi il momento migliore per cercare di avvistarli, mentre sono impegnati nelle loro danze nuziali.
Qualche anno fa erano appunto date per specie ormai in via d’estinzione nel nostro Paese, a causa della riduzione del loro habitat naturale e dell’uso intensivo di pesticidi in agricoltura. Ora tornano a risplendere, non solo nei parchi e nelle periferie cittadine, ma proprio nelle campagne, a partire da quelle della pianura padana. Va ricordato che le lucciole (o luciole) sono coleotteri appartenenti alla famiglia delle Lampyridae. Entrambi i sessi sono dotati degli organi luminescenti, ma la femmina può emettere luce per più di due ore, mentre il maschio solo per brevi istanti. La luce emessa serve per la riproduzione: maschi e femmine si chiamano nel buio per accoppiarsi. Il periodo di accoppiamento avviene nei mesi di giugno e luglio, di solito tra le 22 e mezzanotte. Il richiamo non è quindi propriamente romantico (del resto vengono chiamate così le prostitute: un nesso scientifico, in un certo senso), anche se l’atmosfera che creano lo è senz’altro.