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 2016  giugno 03 Venerdì calendario

Quella volta che la Bardot autorizzò Manara a disegnarla

La Venere di Milo va all’asta a Parigi. Il 12 giugno nelle belle sale dell’Hotel Drouot, 9° arrondissement, casa d’asta di nicchia, ricercata e sofisticata.
No, non si tratta della celebre statua greca (forse scolpita da Prassitele) conservata al Louvre, ma di una dozzina di acquerelli del nostro Milo Manara, che a 70 anni suonati (è nato nel ’45) ha voluto disegnare la Venere francese per eccellenza, una splendida Brigitte Bardot nel fiore della sua giovinezza, negli anni Sessanta e Settanta, quando faceva impazzire il mondo (maschile).
«Je suis la Vénus de Milo», ha detto con un sorriso e impareggiabile ironia la Bardot, che oggi vive riservatissima in Costa Azzurra, quando ha visto le copertine delle riviste di fumetto (diffusissime qui in Francia) e l’affiche, il manifesto della Maison Drouot che annuncia una mostra degli acquerelli nei saloni Claude-Robert, nel 16° arrondissement, una settimana prima dell’asta del 12 giugno.
La Bardot ha autorizzato Manara a disegnarla (ed è la prima volta che lo fa dai tempi del celebre busto di Marianna, il simbolo della Francia con il volto dell’attrice, realizzata dal pittore-scultore Alain Aslan, scomparso un paio di anni fa) partendo da alcune sue fotografie giovanili e il risultato è davvero sorprendente: un concentrato di seduzione degno della migliore Barbarella, di Claudia, di Miel e di tutte le altre eroine dell’eros elegante e raffinato del grande disegnatore italiano (che ha avuto come maestro, vale la pena ricordarlo, un gigante come Hugo Pratt, l’inventore di Corto Maltese).
Anche Manara, pur lavorando solo sulle fotografie d’epoca, sembra colpito dalla bellezza della Bardot: «È un’icona di libertà.

Per la mia generazione ha avuto un ruolo essenziale nella battaglia per la liberazione sessuale.

Per questo dico che per me la Bardot è un modello etico prima ancora che estetico».
La ancora bellissima madame Bardot, dal suo buen retiro provenzale, ricambia con una dichiarazione di sconvolgente erotismo, se ci pensate bene: «Manara m’a bien reniflée», che si può tradurre con un «ha saputo entrare nella mia intimità femminile» (renifler vuol dire letteralmente fiutare). Due campioni senza tempo, Milo e la sua Venere, che qualche parigino proverà a conquistare a colpi di rialzi alla casa d’aste Drouot.