La Stampa, 1 giugno 2016
Brofferio e la cara tabacchiera donatagli dal re
A 150 anni dalla sua scomparsa, il Museo Nazionale del Risorgimento ricorda Angelo Brofferio, avvocato, uomo politico, giornalista, poeta, commediografo. E lo fa esponendo un oggetto delizioso e a lui carissimo: una preziosa tabacchiera d’oro regalatagli dal re Vittorio Emanuele II e che il discendente diretto del drammaturgo, Sergio Brofferio, ha donato al Museo insieme con una rara collezione del «Messaggiere Torinese».
Il gioiello appartenuto alla figura del politico piemontese – personalità di spicco del movimento democratico italiano risorgimentale – si può già ammirare nella sala 24 del museo. Oltre alla tabacchiera, Sergio Brofferio ha donato al museo una rara collezione del «Messaggiere Torinese», il giornale che Angelo Brofferio cominciò a dirigere nel 1836. undici annate, dal 1836 al 1838 e dal 1841 al 1848: una raccolta che andrà ad arricchire la Biblioteca del Museo, che già custodisce 1.916 testate di periodici italiani del XIX secolo. La tabacchiera è stata realizzata dalla ditta «Musy Padre e Figli», antica famiglia di orologiai e gioiellieri torinesi, fornitori ufficiali della Real Casa Savoia dal 1707. Venne donata a Brofferio dal re Vittorio Emanuele II quale attestato di particolare stima, comunicatogli nella sua casa di Verbanella vicino a Locarno il giorno prima della morte.