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 2016  maggio 27 Venerdì calendario

In Germania c’è un computer in grado di trovare la giusta affinità tra padrone di casa e inquilino

Quando ero corrispondente da Parigi abitavo in una casa con solo tre appartamenti. Un giorno mi cercò il proprietario, voleva mostrarmi il dossier della futura aspirante inquilina del pianoterra. Perché? Ma è normale, monsieur, siete in tre, ed è giusto sapere chi desidera abitare accanto a voi.
Non aveva mostrato il mio dossier agli altri, presumo, perché ero stato il primo a venire ad abitare nella palazzina. Ma per un paio d’anni ero in imbarazzo quando incontravo la mia vicina, una dirigente d’azienda. Lei doveva sapere che io sapevo quanto guadagnava e così via. Forse era pragmatica e non le importava.
Ad Amburgo, anni prima, l’agente immobiliare, mi disse che gli anziani proprietari, due cugini, lui e lei, desideravano incontrarmi «per conoscere chi veniva ad abitare a casa loro». Avevo già firmato il contratto, e trovai la loro richiesta molto giusta e umana. Ma ora in Germania la selezione verrà effettuata in anticipo da un computer.
La più grande agenzia immobiliare, con milioni di clienti, inquilini e proprietari, ha sviluppato un nuovo sistema. Chi cerca casa potrà mettere nel sito online tutti i suoi dati, con relativa documentazione, titolo di studio, ultimo foglio paga, e quanto ancora può essere di interesse, magari l’ultimo saldo del conto in banca, che auto possiede, e così via, oltre i normali dati familiari. Non è obbligatorio, si avverte, ma «chi si mette a nudo» avrà più chance di ottenere l’ambito appartamento, o la villa. Il dossier anonimo verrà presentato al padrone di casa, che potrà scegliere il suo inquilino ideale.
Quale differenza con il vecchio sistema? Ma oggi si può visitare l’alloggio offerto in affitto. Si stabilisce un contatto personale tra il Makler, l’agente, e il cliente, e magari tra questi e il proprietario. Da ora in poi si verrà accettati o rifiutati a freddo dal computer. Gli alloggi scarseggiano, la situazione è cambiata in pochi anni. Prima l’offerta superava di molto la domanda e non c’erano problemi anche in una metropoli come Berlino. Oggi gli affitti aumentano di continuo, per uno studente o una giovane coppia è quasi impossibile pagarli, in un quartiere centrale. La schedatura elettronica impedirà a parecchi perfino il primo passo.
Non è così drammatico, si difendono all’agenzia. Alcuni proprietari preferiscono l’impiegato con un reddito sicuro al libero professionista che guadagna parecchio ma che un domani potrà trovarsi sul lastrico. E altri amano avere come inquilini famiglie con bambini, con il padre e la madre che svolgono un lavoro normale e sicuro. E un rifiuto non è per sempre. L’agenzia avrà a disposizione un archivio con i dati di migliaia di inquilini, che potrà essere sfruttato in futuro. E si viene convocati quando sul mercato giunge l’appartamento adatto a noi e alle nostre finanze. Sarà. I computer non sono elastici. La legge vieta di discriminare anche elettronicamente secondo il sesso, o la nazionalità. Ma se come condizione si pone un’ottima conoscenza del tedesco, il computer boccerà quasi tutti gli stranieri. A priori.
Io non ho mai dimenticato la conversazione avuta innanzi a una tazza di tè con gli anziani cugini di Amburgo. Mi raccontarono la loro vita tra guerra e inflazione. Anche a me fece piacere sapere a casa di chi avrei vissuto per qualche anno. Un computer non ci avrebbe mai fatto incontrare.