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 2016  maggio 27 Venerdì calendario

E Della Valle alza la posta su Rcs

La partita per il Corriere della Sera è tutt’altro che chiusa. Diego Della Valle, pur schierato con Mediobanca e Bonomi, concede a Urbano Cairo larghi riconoscimenti. Quasi che il patron della Tod’s aspettasse un rilancio che, per il momento, l’editore de La7 non sembra concedere. «L’offerta c’è ed è una bella offerta», dice Cairo a margine dell’assemblea di Confindusria. «Appena sarà approvata dalla Consob la racconteremo, spiegando anche quale sarà il piano industriale». Con l’occasione non manca di sottolineare le distanze tra il suo progetto e quello di Bonomi: «Noi proponiamo a Rcs di partecipare alla creazione di valore. Nell’altro caso ti danno 0,70 euro e basta».
La Borsa, però, preferisce sognare. Spera in una battaglia che mandi il titolo alle stelle. Non a caso ieri ha guadagnato ancora il 3% a 0,75. In meno due mesi ha raddoppiato il valore. La proposta di Cairo è rimasta a 0,58. Troppo bassa per avere speranze di successo. Il ritocco verso l’altro appare inevitabile. Ma Cairo non le risorse nè può chiedere a Intesa di allargare il fido. Non resta che cercare alleati. Un fondo d’investimento che pareggi la potenza di fuoco dell’Investindustrial di Bonomi? O qualcos’altro? Magari gli eredi di Giuseppe Rotelli considerato il legame che hanno con Banca Intesa e, personalmente, con Bazoli. Fosse stato in vita il fondatore la partita si sarebbe già chiusa. Con i figli è più complicato.
Così non resta che raccontare di Della Valle l’ecumenico e di Cairo il combattente. Il primo a far aprire i taccuini è stato il presidente di Tod’s, con una lunga dichiarazione fuori programma lanciata a dal palco del Luxury Summit del Sole24Ore. «Non è questione di buoni contro cattivi, né di grandi contro piccoli. È un’operazione di mercato pura», il nocciolo del discorso dell’imprenditore, ben attento a sottolineare come la contrapposizione tra le due offerte non sia in alcun modo sinonimo di scontro. «Urbano ha fatto benissimo a provarci – ha proseguito Della Valle – e Intesa ha fatto benissimo a sostenerlo. Ha fatto bene chi ha reputato il prezzo basso a fare un’offerta più alta. E se poi, domani, Urbano farà un rilancio, farà altrettanto bene. Questo è il mercato». È a tal punto ecumenico il patron di Tod’s da annunciare che non lascerà Rcs nemmeno in caso di Cairo. Nessun dubbio, comunque, sugli attuali compagni di viaggio. A chi gli chiedeva se la cordata di cui fa parte non rischi di replicare alcuni vecchi schemi di patto già visti in Rcs e contro i quali lui stesso si era scagliato, il numero uno di Tod’s ha risposto: «Per me parla la mia reputazione. Io sto sempre sulla mia linea, che è precisa e chiara. Diciamo che sono garante per me, ma lo potrei essere anche per gli altri». Una dichiarazione tanto più significativa se si considera che poco prima, ricordando i i suoi anni nel consiglio di Rcs aveva chiosato: «Dirvi che ho toccato palla spesso, no. C’era un sistema conclamato per cui alcune cose si decidevano fuori da quelle stanze».