Avvenire, 26 maggio 2016
Tags : Afghanistan Talebani
Il mullah Haibatullah è il nuovo capo dei Talebani
Dopo l’eliminazione di Akhtar Mansour, ucciso sabato scorso da un drone americano, i taleban riuniti nella shura (consiglio supremo) in Pakistan hanno eletto «all’unanimità» come nuovo leader il mullah Haibatullah Akhundzada.
Quest’ultimo è un religioso – ex capo dei giudici negli anni (1996-2001) in cui i taleban erano al potere in Afghanistan e vice del mullah Mansour, – più che un combattente anche se da giovane partecipò al jihad contro gli invasori sovietici (1979-1989). E soprattutto Haibatullah Akhundzada è considerato una figura in grado di ricucire gli strappi nel movimento che ha subito emorragie importanti a favore del Daesh ma difficilmente si discosterà dal solco tracciato dal predecessore, di cui era uno dei due vice, e non accetterà di trattare la pace con il governo del presidente Ashraf Ghani.
Un indizio del suo orientamento emerge dall’attentato suicida avvenuto subito dopo la notizia della sua elezione (avvenuta in Pakistan per paura di essere colpiti in Afghanistan dai droni Usa): un kamikaze si è fatto saltare in aria al passaggio di un autobus che trasportava dipendenti del tribunale di Kabul a Paghan, vicino alla capitale. Dieci le vittime.
Anche il governo di Kabul ha chiarito di non farsi troppe illusioni sulla predisposizione alla pacificazione di Akhundzada: «La nomina di un nuovo leader rappresenta una buona opportunità per i taleban per tornare ai negoziati di pace. Se respingeranno le trattative faranno la stessa fine di Mansour», ha dichiarato il portavoce del presidente Ghani, Dawa Khan Menapal. Akhundzada è nato nella turbolenta provincia di Kandahar ed è membro della potente tribù Noorzai.