Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Recentemente mentre ebbi l’occasione di intervistare una famosa specialista di Parigi in materia di bellezza, la quale si era appunto ritirata dagli affari dopo aver ricavato una grande fortuna col ristorare delle carnagioni rovinate, le chiesi se avesse alcuna difficoltà di favorirmi la ricetta del suo segreto specifico, cosicché io potessi pubblicarla a beneficio dei miei lettori. Essa mi rispose che veramente non aveva usato alcun rimedio segreto per la carnagione. «Le brutte carnagioni» disse questa fortunata specialista, «sono quasi sempre delle carnagioni che sono state addensate e coperte da una indebita accumulazione delle piccole scaglie che compongono l’epidermide. Queste scaglie morte ed inutili contengono effettivamente tutte le linee, rughe ed impurità che contribuiscono a formare una brutta carnagione e nascondono completamente la vera carnagione, la quale esiste soltanto nel derma o vera pelle. Il mio buon successo fu dovuto alla scoperta che un semplice solvente vegetale o cera chiamata cera aseptine è atto a rimuovere gentilmente questo strato indurito di scaglie morte e ristora completamente tutta la morbida e delicata leggiadria della gioventù. Qualsiasi signora può far questo da sé stessa. «Si prenda semplicemente un pochino di cera aseptine dal proprio farmacista, la qualità conosciuta come pura cera aseptine è la migliore, e si applichi liberamente sulla faccia durante la notte; al mattino si lavi con acqua calda ed un panno soffice, e si vedrà quanto più chiara e più soffice sia divenuta la pelle. Si ripeta l’operazione per tre o quattro notti e la trasformazione sarà completa».
Io consiglio tutte le signore con carnagioni povere e rugose di procurarsi della pura cera aseptine subito e di provarla. Giudicando dalla mia propria esperienza, sono certa che voi sarete ben liete dei risultati.