La Gazzetta dello Sport, 25 maggio 2016
«Vendo tutto ai cinesi» disse alla fine Silvio
L’ultimo capitolo è ambientato in una villa settecentesca e la storia è quella dell’ennesima cena politica. Due sera fa a Villa Gernetto, Lesmo, provincia di Monza e della Brianza Berlusconi avrebbe accolto nuovi ospiti. Le cene politiche diventano spesso il luogo di confessioni sul Milan, evento che si è verificato anche nell’ultima occasione. Silvio, come riferito da Telelombardia, avrebbe ammesso (scherzando ma non troppo) la nuova volontà: «Voglio vendere tutto ai cinesi, l’alternativa è che mettiate voi i soldi perché io non li metto più». Il racconto sarebbe più articolato, presa la parola Berlusconi si sarebbe così rivolto al suo pubblico: «Chi di voi sarebbe contento se vendessi ai cinesi?». E lì pare che nessuna voce si sia levata in favore della cessione. Così Silvio avrebbe insistito: «E chi di voi sarebbe contento se vendessi a una grande cordata di cinesi?». Di fronte a quest’ultima richiesta un tavolo occupato da pochi commensali orientali si sarebbe espresso a favore. E da qui l’ultima battuta del presidente rossonero: «Voglio vendere tutto ai cinesi, l’alternativa è che mettiate voi i soldi perché io non ne metto più» rivolto all’intero parterre di ospiti. L’apertura al consorzio rappresentato dall’italo americano Galatioto sarebbe così massima, solo che…
UMORE Solo che l’umore di Berlusconi è variabile riguardo la cessione della creatura più amata: durante l’ultima visita a Milanello Silvio aveva incoraggiato la squadra a sollevare quello che poteva essere il ventinovesimo trofeo della sua gestione, e già ammiccava alla Supercoppa italiana da giocarsi in inverno. Evidentemente Berlusconi si vedeva «rossonero» almeno fino a quella data. La carica di presidente onorario non è in realtà in discussione, anche se in una precedente battuta Silvio aveva fatto riferimento al desiderio dei cinesi di cacciarlo e prima ancora lui stesso aveva espresso la volontà di cedere in mani italiane e non straniere. Due sere fa l’ultimo capitolo: sarà proprio l’ultimissimo?