19 aprile 2015
Tags : Aggressioni con l’acido
Secondo il gip Boettcher e Levato aggredivano con l’acido per «purificare il loro amore morboso dai rapporti sessuali avuti da lei con altri ragazzi»
• Secondo il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Gennari, Alexander Boettcher e Martina Levato hanno sfregiato con l’acido due giovani e ne hanno aggredito un terzo, fra novembre e dicembre scorsi, per «purificare il loro amore morboso dai rapporti sessuali avuti da lei con altri ragazzi». Per i due, «la vita umana non vale nulla, meno del capriccio di uno pseudo innamorato». E per questo decidono di «cancellare il viso delle vittime », e quindi «cancellarle dalla vita di Martina Levato», scrive il gip nella nuova ordinanza di custodia in carcere emessa per la coppia. In particolare Boettcher, trentenne che viveva di rendita, sarebbe «colui che inocula in Martina l’idea del pentimento e della purificazione», mentre la bocconiana, sarebbe «vestale del fatuo culto di Boettcher». E si sarebbe «ingegnata per rintracciare i suoi obiettivi, recuperandoli dal suo turbolento passato sessuale». Per entrambi, e per il complice Andrea Magnani, il giudice contesta il reato associativo. Nel provocare lesioni gravissime alle vittime, i due avrebbero agito «con vuoto d’animo» e «sprezzo assoluto per i fondamentali valori comuni alla specie umana». Per questo, Gennari conclude che Boettcher — il cui legale ha rimesso l’incarico — e Levato «sono dei serial killer». Dove a essere assassinata non è la persona ma la sua identità «purificata» da cocktail di «acido solforico, ACS reagent e Arsenic standard for astraceert», come risulta dalla fattura di acquisto degli acidi, intestata a Magnani, l’amico «disposto a tutto». Levato e Boettcher — che si conobbero nel 2013 a un corso di danze latine — sono detenuti a San Vittore dallo scorso 28 dicembre, arrestati per aver sfigurato il 22enne Pietro Barbini, ex compagno di scuola di Martina con cui la ragazza ebbe un incontro sessuale mentre frequentava Alexander. La nuova ordinanza riguarda tre episodi precedenti. Nel maggio 2014 Martina accoltellò «a sangue freddo», per evirarlo, lo studente Antonio Margarito, ferendolo a una mano e al pene. Da qui, la decisione di usare l’acido «che non ha bisogno di contatto fisico». Il 2 novembre Levato e Boettcher, con Magnani, sfregiarono con acido in volto il 25enne Stefano Savi, scambiandolo per Giuliano Carparelli, con cui la ragazza aveva avuto un rapporto. Ed è l’aggressione fallita a Carparelli il terzo episodio richiamato nell’ordinanza. Dopo essersi accorti di avere sfregiato Savi per errore, «senza alcun pentimento», gli amanti cercarono invano per tre volte di sfigurare il giovane [Franco Vanni, la Repubblica 19/4/2015].
• Se non fossero stati fermati, i tre avrebbero compiuto altre aggressioni. Nell’ultima udienza del processo per l’agguato a Barbini, Magnani ha riferito di una lista di cinque future vittime. Fra loro, «un deputato di Forza Italia», la sorella dello stesso Barbini e un giovane inglese con cui Levato ebbe un flirt [ibidem].