MilanoFinanza, 24 maggio 2016
«Ci sono due cordate che si stanno guardando e forse rilanceranno». Vegas, il presidente della Consob crede che entro agosto si chiarirà tutto: «L’importante per ora è che il Corriere abbia risorse sufficienti per andare avanti»
Nella guerra in atto su Rcs Mediagroup entra in scena la Consob. Non per esprimersi sulla consistenza dei progetti e dei prospetti (quello della ops di Cairo Communication attende riscontri entro fine mese), bensì sulla tempistica e soprattutto sulle mosse che stanno caratterizzando il braccio di ferro tra il tandem Urbano Cairo-Intesa Sanpaolo da una parte e la cordata composta da Andrea Bonomi, Diego Della Valle, Mediobanca, Pirelli e UnipolSai dall’altra. “Entro l’estate la situazione si chiarirà”, ha dichiarato il presidente Consob Giuseppe Vegas durante la registrazione della puntata della trasmissione 2Next che andrà in onda oggi su RaiDue. “Ci sono due cordate che si stanno guardando e forse rilanceranno”, ha detto Vegas, per il quale “l’importante è che dopo il giornale (il Corriere della Sera, presumibilmente, ndr) abbia risorse sufficienti per andare avanti”.
Poi, oltre a valutare la situazione della contesa – da un lato l’ops annunciata dalla Cairo Communication che valorizza i tioli Rcs 0,527 euro, dall’altro l’opa cash di Bonomi & C a 0,7 euro per azione -, Vegas ha di fatto anticipato lle possibili mosse future dei due contendenti e ha dettato l’agenda dei prossimi mesi. “Entro l’estate la situazione si chiarirà. Ci sono due cordate che si stanno guardando e forse rilanceranno, vedremo”. Un posizione che potrebbe lasciare presagire quello che il mercato si attende. Ossia un rilancio da parte di Cairo, affiancato dall’advisor Banca Imi (Intesa Sanpaolo ), e la ricerca di un partner finanziario ancora da individuare. “Bisogna andare a trovare dei soci esteri che siano perbene”, ha dichiarato sempre ieri Enrico Salza, ex presidente del consiglio di gestione di Intesa-Sanpaolo (la banca nel cda in calendario per oggi non farà valutazioni sulle due offerte, come ha dichiarato il presidente dell’istituto Gian Maria Gros-Pietro). “Non basta un solo imprenditore-editore straniero”, ha poi aggiunto ancora Salza, “ce ne vorrebbero di più, raccolti attorno alla figura di Ferruccio de Bortoli (ex direttore del Corriere della Sera, ndr), uno che ha coraggio”.
Mentre si cerca di chiarire il futuro di Rcs (il cui titolo ieri ha chiuso con un -0,76% a 0,72 euro), è in dirittura d’arrivo l’accordo coi sindacati spagnoli per la gestione della ristrutturazione di Unidad Editorial. Una trattativa rapida ed efficace che esegue quanto previsto nel piano industriale: nel 2016, tra accordo sindacale e altre azioni, Rcs ridurrà l’organico strutturale in Spagna di oltre 200 unità.