La Gazzetta dello Sport, 23 maggio 2016
Per Berlusconi è il momento della scelta: vendere o rifondare il Milan
Nei giorni della Champions il Milan conta di scoprire uno spicchio del suo futuro. Questa settimana a Milano ci sarà tutto il calcio che conta, cinesi compresi. Mentre i vertici di Fininvest proseguono i contatti con i rappresentanti della cordata asiatica che ha ottenuto l’esclusiva sino al 15 giugno per l’acquisizione del 70% del club, si registrano altri appuntamenti: per così dire collaterali. Sinora il confronto con gli acquirenti ha prodotto un bel po’ di punti fermi sul piano finanziario, visto che è emersa una disponibilità a investire 500 milioni di euro per il passaggio di proprietà. Non è caduto invece il velo sul nome del capo-cordata, mentre in via Paleocapa nell’ultimo mese c’è stata una sola visita di un emissario cinese. È il motivo per cui nei prossimi giorni sono attesi con particolare curiosità alcuni ospiti provenienti da Pechino che paiono vicini al gruppo dei compratori.
IL GANCIO Tra le due sponde in queste settimane ha lavorato con particolare impegno Nicholas Gancikoff, 42 anni, versatile manager italo-inglese, referente milanese di Sal Galatioto, l’advisor che da New York tira le fila nei contatti con Pechino. Gancikoff lavora soprattutto per la Solar, un gruppo che ha forti interessi nel fotovoltaico. Ma è anche il titolare della Sports Investment Group, società votata a gestire acquisizioni (o fusioni) di club sportivi. Si occupa anche di impianti: tant’è vero che nel 2009 ha curato un progetto per conto di Massimo Moratti nel momento in cui l’allora presidente dell’Inter aveva preso in esame l’idea di costruire un nuovo stadio.
CONTATTI In questa vicenda il consulente dei candidati all’acquisto del Milan si sta adoperando per accelerare il più possibile i tempi di una trattativa ormai entrata nella fase decisiva. Mancano tre settimane alla deadline e in assenza di passi avanti significativi, il tempo gioca contro. Non va mai dimenticato, infatti, che il mercato del club rossonero nel frattempo è praticamente paralizzato, considerando l’impegno preso dalle parti a non alterare l’attuale condizione finanziaria. Così come bisogna fare i conti con la volontà di Silvio Berlusconi, che è sempre in bilico tra la voglia di resistere al timone e quella di scoprire le potenzialità dei nuovi soci in pectore. Secondo fonti del mondo politico il patron rossonero si starebbe convincendo a proseguire da solo la sua avventura ai vertici della società di via Aldo Rossi.
LE SCELTE Da quando un anno fa Mister Bee ci ha messo la faccia per tentare la scalata del Milan, sono stati tanti gli ondeggiamenti nel mondo berlusconiano. L’amaro risultato dell’Olimpico mette la parola fine a un’altra stagione da dimenticare. Eppure, la scorsa estate l’ex Cavaliere aveva, con orgoglio, provato a rinforzare la squadra con investimenti intorno ai 100 milioni di euro. Se davvero decidesse di chiudere la porta anche a questa cordata, la conseguenza sarebbe di doversi impegnare in una costosa rifondazione. Occhio, allora, al prossimo weekend: può spazzar via molti dubbi.