ItaliaOggi, 21 maggio 2016
I cani da muffa sono richiestissimi
C’è il cane da tartufi che scova preziosi tuberi nei boschi, c’è il cane da droga, incubo dei trafficanti, che annusa la cocaina nascosta nei posti meno sospetti negli aeroporti, e ora in Germania arriva il cane da muffa. Grazie al suo naso, si dovrebbe evitare di affittare o comprare un appartamento invaso da spore e funghi non sempre visibili a occhio nudo.
L’anno scorso, una mia amica a Berlino ha acquistato un alloggio più grande. Durante i lavori di ristrutturazione si scoprì che le travi del soffitto erano invase dalla muffa. Non solo nel suo appartamento, in tutto il palazzo. Molte antiche case nella capitale, quasi sempre le più affascinanti in centro, sono parzialmente in legno. Per fortuna, lei, che conosce bene il tedesco e la legge, aveva fatto includere nel contratto la clausola che la preservava per cinque anni dai vizi occulti. I lavori sono stati eseguiti a spese del venditore. Altrimenti sarebbe stato un disastro.
Java è un barboncino nano dal naso finissimo per scoprire muffe nascoste sotto il parquet, o dietro la carta da parati e l’intonaco. La sua padrona la noleggia ad aspiranti inquilini o proprietari prima della firma definitiva: il cagnolino viene lasciato libero nell’appartamento, e si scatena, quando comincia a zampettare frenetico su un punto, è segno che ha scovato qualche traccia sospetta. I tedeschi sono maniaci, ossessionati dalle muffe. Se vanno in vacanza, e le scoprono in qualche località mediterranea nei bagni o in camera da letto, scattano subito foto di denuncia e ottengono quasi sempre generosi rimborsi dalle agenzie di viaggio.
In Germania è nata una Verband Schimmelpilzsanierung, l’associazione nazionale per la rimozione delle muffe, i cani, non importa di che razza, anche i bastardi, sono il miglior mezzo per accertare l’insidia. Esistono sul mercato apparecchi che segnalano la presenza di funghi ma non riescono a indicare il punto preciso. Bisogna eseguire delle prove a campione, un po’ a caso, sollevando moquette, e mattonelle, ovviamente molto costose. Java e i suoi colleghi sono più affidabili. La tariffa della sua padrona è di 180 euro all’ora, ma il barboncino è veloce e affidabile: una spesa che evita costi molto più elevati.
Il Verband chiede anche di raddoppiare i tempi per la denuncia di muffe occulte, fino a dieci anni. Nel controllo eseguito in una casa di Hannover, la barboncina ha scoperto muffe dietro un termosifone e intorno a un interruttore in camera da letto, sfuggite all’esame accurato degli specialisti. In un altro alloggio, il proprietario aveva eseguito una riparazione in stanza da bagno dopo la rottura di un tubo. Tutto a regola d’arte, ma le muffe avevano cominciato a manifestarsi subito dopo nel pavimento. Dopo un paio d’anni sarebbe stato necessario richiamare l’idraulico per rifare il lavoro. Se il cane non annusa nulla di sospetto si può affittare o comprare in assoluta sicurezza. Non ci sono tracce di umidità pericolose. Non viene spiegato come è stata addestrata Java: il cane, o il maiale, da tartufo viene premiato con un piccolo tubero. I cani che scovano la droga vengono drogati dai finanzieri. Come si fa a spiegare a un barboncino come annusare le muffe?