Il Messaggero, 21 maggio 2016
Sofia Coppola parla della sua Violetta
La Traviata di Verdi o di Valentino? Sicuramente quella dei record d’incassi nella storia del Teatro dell’Opera di Roma. Il capolavoro verdiano, in scena da martedì 24 maggio con il costume della protagonista creato dal re dell’alta moda, ad oggi ha già incassato un milione e duecento mila euro, la cifra più alta nella storia più che centenaria della Fondazione.
Ieri, nell’affollatissima conferenza stampa, il sovrintendente Carlo Fuortes ha tra l’altro annunciato che il Costanzi ha già ricevuto richieste a scatola chiusa di avere questo spettacolo in Giappone e a Valencia. Questa nuova produzione, ideata da Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti, in collaborazione con il Teatro dell’Opera, è firmata per la regia da Sofia Coppola, alla sua prima esperienza in un’opera lirica, mentre Nathan Crowley ha firmato le scenografie. I direttori creativi della Maison Valentino, Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, hanno firmato i costumi di Flora e del Coro. L’Orchestra sarà guidata dal giovane Jader Bignamini, che ha già diretto “Aida” a Roma. Nel ruolo della protagonista si alterneranno Francesca Dotto e Maria Grazia Schiavo, mentre quello di Alfredo è affidato ad Antonio Poli (oltre che ad Arturo Chacon-Cruz e Matteo Desole). Roberto Frontali e Giovanni Meoni daranno voce e corpo a Giorgio Germont.
L’IDEA
L’idea di questa produzione è nata l’anno scorso, quando Fuortes e Valentino si sono incontrati in teatro. «Stavo raccontando a Valentino della nostra programmazione – ha spiegato Fuortes – e a un certo punto, parlando di Traviata e della possibile sua collaborazione, ho visto nei suoi occhi una luce particolare. Non mi ha detto niente, ma pochi giorni dopo mi ha chiamato per dirmi che era molto interessato a realizzare un progetto con noi. Potete immaginare la mia felicità. L’intera produzione è costata poco meno di un milione e ottocento mila euro, e a fronte degli incassi già ottenuti non possiamo che essere più che soddisfatti. Abbiamo anche deciso di produrre da soli lo spettacolo, proprio per valorizzare nella sua interezza le professionalità del nostro teatro».
«Ho deciso rapidamente di accettare – ha proseguito Valentino. Traviata mi ha sempre ammaliato fin da ragazzo; i quattro costumi che ho fatto per Violetta li ho realizzati in un’ora e mezzo». Il re dell’alta moda ha voluto come regista Sofia Coppola, vincitrice di un Oscar per la sceneggiatura con “Lost in translation”.
«Mi sono molto divertita – ha raccontato Sofia – non credevo di trovare il coraggio per affrontare una regia d’opera e di avere questa opportunità. Se non fosse stato per Valentino e Giammetti, non avrei mai accettato questa sfida. I costumi sono meravigliosi, per me è un terreno sconosciuto. Tutti sono stati di aiuto e non vedo l’ora di vedere la prova in costume». Nella famiglia Coppola la musica si respira da tre generazioni. Il nonno Carmine ha firmato la colonna sonora del “Padrino” e “Apocalipse now” (capolavori firmati da Francis Ford Coppola, padre di Sofia) ed è stato primo flauto nell’orchestra di Toscanini in America.
LA FAMIGLIA
«Sì, sono molto fortunata – ha proseguito la regista – venendo da una famiglia piena di musicisti ho respirato l’opera fin da bambina e ho ricevuto molti consigli, soprattutto da mio padre. Sono anche lontana cugina del maestro Riccardo Muti, e di questo mi riempie di gioia. In quest’allestimento ho cercato di mantenere il senso della tradizione, il mio approccio è stato d’immedesimarmi nei panni della protagonista, e concentrarmi per far venire fuori qualcosa di bello. Credo assolutamente che l’opera, e Traviata in particolare, sia qualcosa che possa ancora parlare al pubblico di oggi, anche ai giovani».
Oggi è in programma l’anteprima, riservata ai minori di ventisei anni. La prima di martedì 24 alle 20 sarà trasmessa in diretta su Radiotre. Sono previste ben quattordici repliche, in programma fino al 30 giugno.