CorrierEconomia, 23 maggio 2016
Renzi vuole tagliare le tasse? Iniziasse dalla Tobin tax
Matteo Renzi, la scorsa settimana, ha voluto rimettere al centro delle priorità il taglio delle tasse. La strada da percorrere non è facile. Il solo piccolo alleggerimento delle aliquote Irpef costerebbe una cifra tra i 3 e i 5 miliardi. Se poi si volesse ridurre il loro numero, si arriverebbe facilmente a 9 miliardi. I margini di flessibilità che l’Europa ha individuato non sono tali da permetterci facilità di manovra. Tanto più che è stata confermata la volontà di procedere a una revisione anche alle imposte sulle imprese. Lavorare sulle pieghe del bilancio sarà, probabilmente, l’attività principale della prossima estate al ministero dell’Economia. Tentare di scalfire la montagna della spesa pubblica in questi anni è apparsa un’impresa dura. E le risorse non possono che arrivare da lì. Un lavoro di cesello, ma importante per la direzione che il nostro Paese vuole prendere. L’impegno a ridurre le tasse significa anche costringere lo Stato a fare un passo indietro. Coinvolgere i privati in attività che sono improprie per il settore pubblico (è necessario che gli aeroporti siano gestiti da società possedute dai comuni? E quante delle oltre 3.500 aziende locali a maggioranza pubblica sono davvero efficienti e utili?). Significa spingere le privatizzazioni. Non certo per fare cassa (si agisce sul patrimonio non sulle spese correnti vendendo proprietà), quanto per iniziare a incidere sul debito pubblico e sui relativi interessi. Oggi drenano meno risorse grazie all’azione della Bce, ma ci sarebbe da preoccuparsi se i tassi rimanessero ancora così bassi per molti anni. E da ultimo significa anche esaminare le imposte che servono davvero. L’esempio più evidente è quello della Tobin tax sulle transazioni finanziarie: siamo stati di fatto l’unico Paese ad applicarla in Europa. E, invece di 1,1 miliardi di introiti, la Tobin Tax ha incassato poco più di 200 milioni. Ma ha avuto l’effetto di rendere Piazza Affari il mercato più caro d’Europa.