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 2016  maggio 23 Lunedì calendario

In Austria dalle urne non esce un vincitore: decide il voto per corrispondenza • Cresce il numero di stranieri in arrivo dall’Austria all’Italia • Trump nei sondaggi sorpassa Hillary • Assalto al pub degli ultrà milanisti: gravi due accoltellati • La ragazza che ha soffocato il figlio di 4 mesi e s’è impiccata a un albero • Solo il 7,4 degli studenti Erasmus sceglie l’Italia • A Cannes trionfa Ken Loach

 

Austria 1 Ieri in Austria il ballottaggio per decidere chi sarà il prossimo presidente. I voti contati direttamente e comunicati dal ministero degli Interni danno Norbert Hofer, il candidato del Partito della Libertà (Fpö), di estrema destra, al 51,93% e il candidato indipendente, ex verde, Alexander Van der Bellen, al 48,07%. Oggi oltre ai voti espressi direttamente ai seggi saranno contati anche quelli inviati per posta, 885 mila. I sondaggisti hanno fatto le proiezioni sulle opinioni di chi ha votato per posta e indicano che il risultato potrebbe cambiare: Van der Bellen sarebbe in vantaggio di circa tremila voti. Pochissimo, i margini di errore ci sono. Infatti nessuno ha dichiarato vittoria e i due candidati hanno detto di aspettare lo scrutinio di oggi (Taino, Cds).

Austria 2 Nel 2015 gli arrivi di stranieri dall’Austria all’Italia sono stati 3.143. Nei primi cinque mesi del 2016, il dato si è impennato con le 3.468 persone che hanno varcato le frontiere verso il nostro Paese. Per avere la dimensione di che cosa stia accadendo basta leggere i numeri relativi al Brennero: 839 sono gli «ingressi», 486 le «uscite». Sono questi i dati della polizia di frontiera che l’Italia comunicherà nelle prossime ore a Bruxelles per «dimostrare le menzogne di Vienna». Il sottosegretario con delega all’immigrazione, Domenico Manzione: «Al di là delle parole e delle accuse infondate dei leader austriaci, sono i fatti a dimostrare la situazione reale. Sinceramente si fa fatica a comprendere che cosa abbiano davvero in testa. Non posso credere che tutto questo avvenga soltanto a fini elettorali» (Sarzanini, Cds). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del Giorno]

Trump Secondo due sondaggi, uno Fox News, uno Abc/ Washington Post, nelle preferenze Donald Trump supera per la prima volta Hillary Clinton: 45 a 42 ( Fox) e 46 a 44 ( Abc/ Wp). Tre o due punti percentuali a favore di The Donald (che con i margini di errore previsti sono equivalenti a un pareggio) a oltre cinque mesi dal voto (e con molti indecisi) vanno presi ovviamente con le molle, ma la tendenza è piuttosto chiara. Il sondaggio Abc/ Washington Post (realizzato tra il 16 e il 19 maggio) non si limita a registrare il testa a testa tra i due probabili candidati nella sfida finale dell’8 novembre, ma mette anche in risalto quanto ambedue siano poco popolari nell’elettorato tradizionale. Hillary viene vista positivamente solo dal 41 per cento, con un grande maggioranza (57 per cento) che ne ha un impressione negativa (46 per cento «molto negativa »). Trump viaggia su numeri simili, con il 40 per cento di favorevoli e il 57 di contrari (45 «molto negativi»). Sei elettori registrati su dieci che hanno una percezione negativa di entrambi i candidati è una percentuale che non si è mai vista nelle elezioni presidenziali (Flores D’Arcais, Rep).

Ultrà Sabato notte 150 tifosi del Milan hanno assaltato un bar-ristorante nel rione Prati, nel centro di Roma, dopo la conclusione della finale di Coppa Italia persa dai rossoneri con la Juventus all’Olimpico. La Digos ha fermato e denunciato 71 ultrà (tutti sottoposti a Daspo) dei circa 150 scesi da tre pullman di fronte al locale armati di spranghe e coltelli. Kevin Pirola, 19 anni, di Sesto San Giovanni, è stato arrestato per duplice tentato omicidio di due avventori del locale — il Jet Lag di via Leone IV —, Gianluca Messineo e Alessandro Palmieri (26 e 40 anni), ricoverati in ospedale in prognosi riservata ma fuori pericolo. Non sono juventini né romanisti: il primo festeggiava il compleanno con un gruppo di amici, il secondo cenava da solo. Pirola, che era incensurato, è stato riconosciuto da più di un testimone come uno degli accoltellatori dei due clienti del locale, ma uno dei feriti, Gianluca Messineo, ha dei dubbi. Ma ci sono sospetti su altre 9-10 persone: potrebbero aver preso parte all’assalto, filmato forse dalla videosorveglianza di locali e strade. I tre pullman di tifosi rossoneri stavano incolonnati nel traffico in via Leone IV, quando all’altezza del 64 — raccontano — uno dei tre mezzi viene preso a calci e bottigliate. Gli occupanti si precipitano tutti fuori, armati di coltelli e bastoni. «È stato un bagno di sangue», dice Elvis Zucca, 30 anni, uno dei titolari del cocktail bar Jet Lag, indicando i segni delle mazzate sui vetri antiproiettile. Una cinquantina di persone erano sedute ai tavoli nella terrazza esterna, altre 15 all’interno. «Ero al lavoro dietro al bancone — prosegue il titolare — a un certo punto ho sentito urla, ho visto gente scappare verso l’interno. I tifosi erano inferociti ed erano tanti, almeno 50-100 persone: alcuni impugnavano bastoni, altri hanno iniziato a scagliare sedie (R. Fr., Cds; Cappelli e Orlando, Rep)).

Delitto Matteo Frassine, 4 mesi. Figlia di Cecilia Frassine, 22 anni, italo-austriaca, studentessa universitaria, mamma sola, biondina, piercing sul labbro superiore. Da martedì 17 maggio era in Italia, con sua madre e il bambino, per una vacanza in un bungalow sul lago di Bolsena. Sabato sera dopo cena Matteo aveva preso a urlare e non la smettava più, Cecilia disse alla madre: «Lo porto fuori e cerco di farlo dormire». Camminò per circa un chilometro, si fermò, soffocò il bambino tenendogli premuto sul viso un giaccone, poi legò una fascia porta bebè a un albero, l’altro capo se lo girò attorno al collo, e si lasciò penzolare (Sacchettoni, Cds).

Erasmus Delle centinaia di migliaia di studenti universitari che si muovono per l’Europa con il programma Erasmus, l’Italia ne riesce ad attirare appena il 7,4 per cento. La classifica delle nazioni più gettonate vede al primo posto la Spagna con 39.277 arrivi l’anno (14,4% del totale) seguita da Germania con 30.964 (11,3%), Francia con 29.621 (10,8%), Regno Unito con 27.401 e con appena 20.204 (7,4%) l’Italia (Cavadini e Guastella, Cds).

Cannes Ken Loach, ottant’anni da compiere il prossimo 17 giugno, ha conquistato la sua seconda Palma d’oro, dieci anni dopo Il vento che accarezza l’erba, con I, Daniel Blake, odissea kafkiana di un bravo carpentiere, gran lavoratore (Dave Johns), spinto ai margini della società da un sistema assistenziale iper-burocratizzato e spietato. Il regista, dal palco del gala di chiusura del 69esimo Festival di cannes: «Il cinema ha molti meriti, tra questi c’è quello di dare voce a chi non ce l’ha. Il mondo sta attraversando una fase pericolosa, è in atto un disegno di austerità e di neoliberismo che rischia di causare catastrofi, in una società fatta di pochi ricchi e moltissimi poveri... Dobbiamo invece dare un messaggio di fiducia, un altro assetto è possibile, e, soprattutto, è necessario» (Caprara, Sta).

(a cura di Roberta Mercuri)