La Stampa, 22 maggio 2016
La Brexit è una minaccia paragonabile al terrorismo. Allarmi dal G7
Uguale al terrorismo: una minaccia globale. Secondo i ministri delle finanze del G7 riuniti in Giappone, la «Brexit», ovvero la minaccia di un’uscita del Regno Unito dal blocco europeo innescherebbe un vero e proprio choc per l’economia mondiale. Sarebbe una scelta sbagliata che non colpirebbe solo la Gran Bretagna ma che avrebbe effetti diffusi a livello globale. «Le incertezze globali sono cresciute, mentre i conflitti geopolitici, terrorismo, flussi migratori, e lo choc di una possibile uscita della Gran Bretagna dalla Ue complicano il contesto economico globale» affermano i ministri al termine della due giorni di Sendai. I temi in agenda erano come sempre i cambi, la crescita, la lotta al finanziamento del terrorismo e la crisi dei rifugiati, ma inevitabilmente ha tenuto banco il caso inglese. Tutti d’accordo«Tutti si sono trovati d’accordo che la Brexit sarebbe un danno per l’economia britannica e quella dei partner», ha spiegato il governatore di Bankitalia Ignazio Visco. A sua volta il ministro delle Finanze francese Michel Sapin ha sostenuto che «non si può analizzare la situazione economica nel mondo senza menzionare la Brexit». Quindi ha spiegato che una eventuale uscita di Londra «non è una buona cosa in primo luogo per la Gran Bretagna. Abbiamo voluto combattere l’illusione, talvolta diffusa, che per la Gran Bretagna sarebbe indifferente e che al di fuori dalla Ue il Paese avrebbe mantenuto tutti i vantaggi», ha aggiunto il ministro francese sottolineando in particolare come la Brexit rischierebbe di «alimentare il populismo in ciascuno dei nostri Paesi, e questo sarebbe pericoloso per ognuno di noi e per l’Europa intera». «Scelta sbagliata», ha sentenziato a sua volta il tedesco Wolfgang Schauble. «Una situazione in cui tutti perdono», ha sostenuto il Cancelliere dello scacchiere George Osborne, che tramite la Bbc ha lanciato l’ennesimo messaggio agli elettori inglesi che andranno alle urne fra un mese. «Se usciamo dalla Ue ci sarà un immediato choc economico per i mercati finanziari. La gente non saprà cosa riserva il futuro. E nel lungo termine, il Paese e la sua gente saranno più poveri. Ciò colpirà negativamente il valore delle case, e al tempo stesso coloro che comprano la prima casa saranno colpiti dai tassi sui mutui che saliranno. Ottenere un mutuo sarà più difficile. È una situazione in cui tutti perdono». In realtà – come ha spiegato il ministro dell’Economia Padoan – sarebbe «urgente» muoversi in tutt’altro senso, e «procedere all’integrazione delle attività nell’ambito del mercato unico», visto che il progetto finora ha dato buoni frutti favorendo «aumento degli scambi e crescita».Lotta al terrorismoNel comunicato finale, oltre a ribadire che sul fronte dei cambi devono essere evitate svalutazioni competitive, il G7 ha rafforzato l’impegno «a prosciugare i fondi che forniscono ai terroristi le risorse per organizzare attacchi, alimentare le loro reti e diffondere la loro ideologia». Per questo è stato deciso di rafforzare lo scambio di informazioni bilaterali e multilaterali e di abbassare da 15 mila a 10 mila euro la soglia oltre la quale è obbligatoria la dichiarazione di transazione transfrontaliera, i controlli verranno estesi anche a monete virtuali e carte prepagate ed infine tutti assieme i Paesi del G7 proporranno al Consiglio di sicurezza dell’Onu l’inasprimento di tutte le sanzioni economiche.