22 maggio 2016
Il funerale laico di Pannella in piazza Navona • Si vota in Austria • Vienna manda ottanta agenti al Brennero • C’era fumo nella cabina dell’Egyptair • Secondo i ministri delle Finanze del G7, Brexit «metterebbe in pericolo l’economia mondiale» • Il capo dei talebani è stato ucciso da un raid americano al confine tra Afghanistan e Pakistan
Pannella A piazza Navona ieri pomeriggio si è celebrato il funerale laico di Marco Pannella. La bara coperta con la bandiera del Tibet e con sopra appoggiata la chiave di Teramo, la città in cui Pannella era nato nel 1930, sale sul ultimo palco alle due del pomeriggio portato in spalla dai compagni accompagnata dal Requiem di Mozart. Dodici giovani di Rebibbia reggono lo striscione d’addio. Poi si va avanti nel più puro stile radicale, quello del microfono aperto, della musica jazz e dell’intervento libero: ognuno può ricordare il leone d’Abruzzo con l’aneddoto che preferisce. C’è un andirivieni infinito di migliaia di persone e l’intera dirigenza radicale. Francesco Rutelli propone un convegno all’anno sui temi di Pannella, «e non basteranno cent’anni». Emma Bonino, dal palco, attacca: «Marco è stato soprattutto irriso, deriso, quando non vilipeso e penso che alcuni omaggi postumi puzzano di ipocrisia lontano un miglio…». La folla applaude. «E benvenuti se vi siete ricreduti, ma il modo migliore di onorare Marco è fare più attenzione alle battaglie che aveva e che abbiamo in corso…» (Arachi, Cds; Feltri, Sta).
Austria 1 Oggi in Austria il ballottaggio che potrebbe eleggere un presidente di estrema destra (sarebbe la prima volta in un Paese della Ue). Al primo turno elettorale, Norbert Hofer, il candidato del Partito della Libertà (Fpö), ha raggiunto il 35% dei consensi e su quello ha costruito la campagna elettorale per il testa a testa con lo sfidante, Alexander Van der Bellen, verde, arrivato secondo con il 21% dei voti. Le stime danno il primo in leggero vantaggio. I due partiti popolari storici al primo turno sono crollati: 11,3% il candidato socialdemocratico, 11,1% quello del partito popolare (Övp) (D. Ta., Cds).
Austria 2 L’Austria annuncia, tramite il governatore del Tirolo, che da martedì schiererà 80 agenti al Brennero, per contrastare l’arrivo di migranti. «Non accetterò che gli italiani distribuiscano pillole tranquillanti sui presunti controlli, mentre il numero di ingressi illegali cresce di nuovo», ha affermato Günther Platter, dopo aver apparentemente concordato il rafforzamento al valico con il ministro dell’Interno Wolfgang Sobotka. Secca la replica italiana. «Abbiamo grande rispetto per le campagne elettorali degli altri Paesi, ma abbiamo soprattutto grande rispetto per la verità — ha dichiarato il sottosegretario al ministero dell’Interno, Domenico Manzione, precisando che «per i flussi alla frontiera abbiamo pattuglie miste che controllano i treni. Abbiamo mandato 50 uomini in più per potenziarle. Il numero delle persone intercettate è assai modesto» (ibidem).
Egyptair 1 Nella notte tra mercoledì e giovedì, prima che l’A320 di Egyptair, in volo da Parigi al Cairo, scomparisse dai radar e si schiantasse poi nelle acque del Mediterraneo, la cabina dell’aereo fu invasa rapidamente dal fumo. Sono stati inizialmente alcuni media americani, venerdì sera, a dare la notizia: i sensori di bordo avrebbero rilevato fumo in una toilette e poi nella parte anteriore del velivolo, nella cabina di pilotaggio e nel sistema elettrico che si trova subito sotto. «Questo fumo può essere dovuto a un incendio provocato da un problema tecnico - ha detto Jean-Paul Troadec, ex direttore del Bea e uno dei più apprezzati esperti del settore -. Oppure può essere dovuto a un’esplosione: è troppo presto per fare delle ipotesi». Oggi sul posto dovrebbe arrivare una nave inviata dalla Francia, con a bordo strumenti all’avanguardia per la ricerca delle scatole nere (Martinelli, Sta).
Egyptair 2 In tre minuti, sull’aereo precipitato, i sensori hanno registrato sette avarie. Alle 2.26, in rapida sequenza, le prime due. I computer di bordo segnalano prima un problema al sensore antighiaccio del “windshield” (la parte di finestrino frontale e fissa della cabina) e quindi alla “sliding window” (la parte di finestrino scorrevole). Pochi secondi dopo i sensori di una delle toilette (non è chiaro se quella in testa o in coda all’aereo) registrano “fumo”. In cabina, si accende il segnale rosso “Land asap”, atterrare “as soon as possible”, il più presto possibile, e, mentre si rendono disponibili le maschere a ossigeno, comincia il sibilo sonoro che i piloti, in gergo, chiamano “Cavalry charge”, la carica di cavalleria. Alle 2.27 si accende il secondo, decisivo, allarme “fumo” nel “comparto avionico” dell’Airbus, dove, evidentemente qualcosa ha cominciato a bruciare. È la stiva meccanica subito sotto la cabina di pilotaggio, dove è il cuore dell’aereo, con i suoi 36 computer e i circuiti che ne controllano ogni manovra. Perderlo non consente in alcun modo di tenere in aria un bestione da 30 metri e 73 tonnellate (Bonini, Rep). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del Giorno]
Brexit Secondo i ministri delle finanze del G7 riuniti in Giappone, la «Brexit», ovvero la minaccia di un’uscita del Regno Unito dal blocco europeo innescherebbe un vero e proprio choc per l’economia mondiale. «Tutti si sono trovati d’accordo che la Brexit sarebbe un danno per l’economia britannica e quella dei partner», ha spiegato il governatore di Bankitalia Ignazio Visco. «Una situazione in cui tutti perdono», ha sostenuto il Cancelliere dello scacchiere George Osborne, che tramite la Bbc ha lanciato l’ennesimo messaggio agli elettori inglesi che andranno alle urne fra un mese. «Se usciamo dalla Ue ci sarà un immediato choc economico per i mercati finanziari. La gente non saprà cosa riserva il futuro. E nel lungo termine, il Paese e la sua gente saranno più poveri. Ciò colpirà negativamente il valore delle case, e al tempo stesso coloro che comprano la prima casa saranno colpiti dai tassi sui mutui che saliranno. Ottenere un mutuo sarà più difficile. È una situazione in cui tutti perdono» (P.Bar., Sta).
Talebani Il capo dei talebani è stato ucciso da un raid americano in una zona remota al confine tra Afghanistan e Pakistan. A confermare la notizia ieri in serata sono state fonti dell’amministrazione Usa. L’attacco è stato autorizzato dal presidente Barack Obama. A colpire il mullah Akhtar Mansour e un suo collaboratore è stato un missile lanciato da un drone. Mansour aveva assunto il comando un anno fa, all’annuncio della morte del leader storico del gruppo, il mullah Omar (Farina, Cds).