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 2016  maggio 20 Venerdì calendario

Perché i Btp piacciono così tanto

Il costo medio all’emissione dei titoli di Stato italiani nel primo trimestre di quest’anno ha toccato un minimo storico allo 0,62 per cento. In asta, il Tesoro non ha mai pagato così poco. Stando a Tradeweb, i bond governativi italiani con rendimenti negativi ammontano a 318 miliardi. In circolazione, tuttavia, l’investitore trova ancora oltre 1.100 miliardi di titoli di Stato con rischio-Italia, non indicizzati all’inflazione e con scadenza superiore a un anno, che offrono rendimenti sopra lo 0 per cento. In un mondo sub-zero, il Tesoro italiano ha dunque un asset.
I Btp in questo momento piacciono, a prescindere dal rapporto debito/Pil al 132,7%: lo spread tra Btp e Bund, al netto di Brexit e Grexit e di altri rischi estremi esogeni, viaggia attorno ai 140 punti ma nel contesto del Qe della Bce stando ai traders dovrebbe oscillare tra i 100 e i 120 punti (se non addirittura sotto i 100): quindi ci sono margini di guadagno anche in questo tipo di arbitraggio, entro fine anno. Inoltre i Btp attraggono più di altri bond governativi blasonati come i tedeschi o francesi che hanno rating più alti: oltre ad offrire rendimenti appetibili, i titoli italiani viaggiano su emissioni molto liquide, fatto raro nell’Eurozona periferica. I Bonos spagnoli per esempio sono poco liquidi, gli investitori non li acquistano volentieri per la mancanza di prezzi affidabili sul secondario: i titoli di Stato spagnoli in circolazione nelle stime di Tradeweb ammontano a 688 miliardi contro i 1.455 miliardi dei titoli di Stato italiani a medio-lungo termine. La liquidità è una caratteristica molto richiesta in tempi di grande volatilità e incertezza come questi. La liquidabilità dei bond (la possibilità di smobilizzare e rivendere sul mercato importi consistenti senza spostare il prezzo smisuratamente) è una qualità rara sul mercato dei bond per la quale l’investitore è disposto a pagare un premio elevato.
I Btp, oltre al rendimento sopra lo zero e un flottante con un discreto livello di liquidità, sono resi più attraenti avendo un Btp future che ha raggiunto volumi di scambi importanti. Il rischio-Spagna viene coperto sul Btp future.
I tassi negativi e l’eccesso di risparmio investito in attività finanziarie alimentano le bolle speculative, come noto, compromettendo il sano rapporto tra il rischio e il rendimento, che è dato da un’adeguata la remunerazione del rischio. Una “bolla” che fa crollare il costo del rifinanziamento del debito pubblico italiano, per liberare risorse mirate a finanziare e rafforzare la ripresa economica, può far parte delle misure estreme per uscire dalla Grande Crisi. L’importante è che l’Italia sia consapevole di questa opportunità storica e unica e che riesca per questo e dopo tutto a compensare l’investitore che si espone di più, perché “costretto” ad aumentare i rischi in portafoglio, con un tasso di crescita potenziale italiana sostenibili e in prospettiva quanto più possibile lontano dal mondo degli zeri e dello zero virgola.