Corriere della Sera, 19 maggio 2016
Le hostess in rosso. Alitalia si rifà il look
Rosso per il personale di volo e verde per quello di terra. Ecco i colori scelti per le divise di hostess, piloti e assistenti di volo disegnate dallo stilista Ettore Bilotta che si è ispirato agli anni 50 e 60. Un cambio di look tutto all’insegna del «made in Italy» quello presentato ieri dai vertici di Alitalia dopo 20 anni dall’ultimo restyling.
Giacche, gonne e camice sono confezionate con tessuti provenienti dalla Toscana, la seta lavorata arriva da Como. Per piloti e steward, invece, le divise sono realizzate in Puglia, gli accessori in pelle vengono da Napoli e le scarpe dalle Marche. «Sono molto contento dei risultati raggiunti – annuncia il presidente, Luca Cordero di Montezemolo —. Questa è un’azienda italiana, ma sempre più internazionale perché la battaglia non si vince sulle rotte nazionali, ma su quelle europee e internazionali». Poi interviene Cramer Ball, amministratore delegato di Alitalia: «Il nuovo look incarna l’anima di Alitalia e non è un caso che ciò avvenga durante il piano di rilancio e sviluppo della compagnia – spiega —. Con queste eleganti divise intendiamo rappresentare nel mondo l’eccellenza italiana».
Tra i giornalisti, però, non tutti sembrano convinti delle scelte e qualcuno, sottovoce, nota una certa somiglianza con lo stile sobrio delle divise di Etihad, il partner emiratino che 2 anni fa ha salvato Alitalia dal fallimento e ora, dopo una iniezione di liquidità (560 milioni nel 2014 per rilevare il 49% delle azioni), la sta rilanciando. «Siamo solo a metà di un piano triennale per tornare all’utile nel 2017 – osserva il vicepresidente James Hogan – ma Alitalia è già irriconoscibile rispetto al passato».