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 2016  maggio 18 Mercoledì calendario

Soros preferisce l’oro a Wall Street ma crede in Apple

George Soros ha aumentato le sue scommesse contro l’indice S&P500 nel primo trimestre. Il fondo dell’investitore di origini ungheresi, noto per aver accumulato un’enorme fortuna scommettendo contro la lira italiana e la sterlina nel 1992, ha infatti rivelato in un report obbligatorio alla Securities and Exchange Commission di possedere 2,1 milioni di opzioni put sotto forma di Etf che seguono l’andamento dell’indice benchmark di Wall Street.
 
Il fondo di Soros ha quindi ridotto del 37% la sua esposizione all’azionario Usa, mentre ha acquistato opzioni call su 1,05 milioni di titoli Spdr Gold Trust, un Etf che replica l’andamento dell’oro. Soros punta sul metallo giallo perché è convinto che un atterraggio duro della Cina sia «praticamente inevitabile», provocando un aumento delle pressioni deflazionistiche e i conseguenti ribasso delle borse e rialzo dei prezzi dei titoli di Stato Usa. Soros Fund Management ha inoltre rivelato di aver ceduto la partecipazione detenuta nei siti di prenotazioni turistiche Expedia e TripAdvisor e nelle compagnie aeree Delta e JetBlue e di aver assunto una piccola posizione in United Continental Holdings. Il fondo ha continuato a ridurre l’esposizione a settori legati all’andamento delle materie prime riducendo le partecipazioni in Dow Chemical, Penn Virginia, Kinder Morgan e Baker Hughes, e ha chiuso il suo investimento in un Etf legato all’andamento delle società attive nella produzione ed esplorazione petrolifera rispetto agli 1,9 milioni di opzioni call al 31 dicembre. Soros ha ceduto anche partecipazioni nei produttori di munizioni Vista Outdoor e Olin, mentre ha assunto una posizione in Yahoo e acquistato una piccola partecipazione in Apple nonché un’altra di maggior dimensioni in Nortel Networks Corp.