La Stampa, 17 maggio 2016
Lui ha 107 anni e l’Asl gli fissa gli esami tra un anno. Alla Sanità l’età non conta
Il vecchietto ha 107 anni e qualche problemino alla tiroide, ma quando chiede di fissare una visita specialistica all’ospedale la data scelta dall’operatore sembra uno scherzo: aprile 2017. Tra un anno esatto. Prima non c’è posto ed evidentemente, per l’Ausl, l’età in questi casi non conta. È successo a Bologna, dove Giovanni Spadafora, arzillo nonnetto origiario di Cosenza che da tempo ha superato il secolo, vive con la figlia e i nipoti. Qualche tempo fa il medico gli prescrive vari esami di controllo, tra i quali un ecodoppler tiroideo, i parenti si rivolgono al centro prenotazioni e per tutta risposta ottengono un (ottimistico) appuntamento da fissare a distanza di ben 12 mesi. Protestano ma l’Ausl risponde che l’esame volendo è prenotabile anche dallo specialista, ossia a pagamento. E così, in effetti, ha fatto la figlia, rivolgendosi alla sanità privata e spendendo più di 500 euro per lo screening. Ora la famiglia ha chiesto aiuto ad Agitalia per valutare possibili azioni legali a tutela dei diritti del malato e ottenere il rimborso della somma.