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 2016  maggio 16 Lunedì calendario

L’Italia rimanda l’invio dei soldati in Libia • Evacuato lo stadio di Manchester per una finta bomba • Alfano per il referendum costituzionale di ottobre propone di allungare al lunedì l’apertura delle urne • Bufera su Grillo per una battuta sul sindaco musulmano di Londra • Stato d’emergenza in Venezuela • Muore a 14 anni l’allievo di Nibali • Max Verstappen ha vinto in Formula 1 a 18 anni

 

Libia L’Italia rimanda l’invio dei soldati in Libia in attesa che la situazione si stabilizzi. Troppo alti sono i rischi, troppo forte è il pericolo che i reparti stranieri diventino bersagli di attacchi. L’impegno del nostro Paese segue il percorso della diplomazia. La Farnesina ribadisce in una nota che «obiettivo prioritario rimangono l’unità e la stabilizzazione della Libia» e di questo discuteranno in Austria dalle delegazioni guidate dal segretario di Stato Usa John Kerry e dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni (Sarzanini, Cds).

Allarme bomba Ieri all’Old Trafford di Manchester un allarme bomba ha fatto temere un attentato terroristico: evacuati 75 mila tifosi, partita tra Manchester United e Bournemouth rinviata. Alla fine si è scoperto che l’ordigno non era vero. Era un pacco dalle apparenze e fattezze sospette utilizzato per l’addestramento degli addetti ai lavori e le forze di sicurezza nell’eventualità di un’emergenza terroristica. L’allarme era scattato venti minuti prima del fischio d’inizio, quando l’unità cinofila della polizia aveva rilevato, durante una perlustrazione di routine, la presenza di un pacco anomalo nei bagni della zona nord occidentale dell’impianto. In pochi minuti i tifosi avevano cominciato a lasciare lo stadio. Per il sindaco di Manchester si tratta di un errore «inaccettabile». «Ci sarà un’inchiesta per capire cosa è successo, chi ha sbagliato pagherà. Non si possono evacuare 75 mila tifosi giunti da tutto il mondo per via di un pacco che non avrebbe dovuto essere lasciato in giro». (De Carolis, Cds).

Referendum Oggi, con un decreto legge, il governo allungherà la scadenza elettorale delle comunali aprendo i seggi anche il lunedì sia per il primo turno sia per il ballottaggio. Ma Angelino Alfano guarda già avanti e immagina un “raddoppio” anche per il referendum costituzionale di ottobre. «Mi sembra giusto che il quesito d’autunnno, che può realizzare la più grande riforma dopo la Costituente, si voti anche il lunedì», dice il ministro dell’Interno in un’intervista all’Arena di Verona. Ma i maggiori costi fanno discutere: la spesa per gli extra sarebbe di circa 100 milioni (g. d. m.).

Grillo Durante lo spettacolo «Grillo vs. Grillo», al Gran Teatro Geox di Padova, nel mirino di Beppe Grillo è finito Sadiq Khan, laburista di religione musulmana, eletto sindaco di Londra il 6 maggio scorso: « Tutti contenti, un successone, un trionfo di voti: voglio poi vedere quando si fa saltare in aria a Westminster...». La platea padovana (2.500 paganti) ride, ma su Grillo si concentra un fuoco che parte da più fronti, dal Pd a Forza Italia. «Xenofobo» e «razzista» sono i termini più gettonati rivolti al comico genovese. «Il razzismo e il qualunquismo di Beppe Grillo — scrive su Twitter il capogruppo del Pd alla Camera Ettore Rosato — non fa ridere e offende persone integrate e elettori liberi». Se ci si sposta al centro dello schieramento politico, i toni di censura per l’uscita padovana non cambiano. «Dire che prima o poi Sadiq Khan si farà esplodere a Westminster — dice il deputato di Scelta civica Gianfranco Librandi — vuol dire dare credito allo stereotipo xenofobo su cui giocano le estreme destre europee, da Le Pen a Orban, che vogliono far credere che tutti gli islamici sono terroristi, nonostante la stragrande maggioranza di essi abbia compiuto un pieno percorso di integrazione». L’eurodeputata di Forza Italia Lara Comi, invece, cerca di dare una spiegazione politica, individuandola nello scontro interno al Movimento: «Per cercare di riprendersi dalla figuraccia commessa con la vicenda Pizzarotti, Grillo ha ben pensato di dar vita a una battuta infelice e tristissima sul nuovo sindaco di Londra. Ogni giorno che passa Grillo dimostra la sua vera natura, che dall’alto sta calando sul Movimento 5 Stelle, quella cioè di un visionario che calpesta i valori basilari della democrazia» (Zapperi, Cds).

Venezuela In Venezuela l’opposizione ha raccolto le firme per convocare un referendum e destituire Nicolás Maduro. Il presidente ha replicato sospendendo le garanzie costituzionali, mobilitando l’esercito, favoleggiando di un «golpe» contro il suo governo: «Ho deciso di approvare il nuovo decreto che mi concede poteri sufficienti per sconfiggere il colpo di Stato e affrontare le minacce, internazionali e nazionali, contro la nostra patria». Maduro ha poi ordinato alle Forze armate di prepararsi ad affrontare «qualsiasi scenario». E, rivolto all’opposizione ha concluso: «Non sanno quello che siamo capaci di fare. Difenderemo il Venezuela con la Costituzione ma anche con i fucili». L’iper-inflazione, la lunga carestia di alimenti e medicine, i blackout per l’emergenza energetica, il razionamento dell’acqua e gli ostacoli posti da Maduro per un cambiamento democratico della sua gestione, ormai minoritaria, rendono la situazione sempre più critica. L’ultima boutade del presidente è l’occupazione «da parte del popolo» delle aziende che avrebbero interrotto la produzione non per la crisi e l’assenza di materie prime ma «per la guerra economica concepita dall’opposizione». L’esercito, per ora, è con lui. Il generale Vladimir Padrino, ministro della Difesa, ha confermato ieri l’appoggio incondizionato delle Forze armate al presidente (Ciai, Rep).

Costa Rosario Costa, 14 anni, promessa del ciclismo e allievo di Vincenzo Nibali, è morto ieri schiantandosi in bici contro un compattatore carico di rifiuti, in una strettoia della litoranea a nord di Messina. Salvatore Nibali, padre di Vincenzo, che ieri mattina si stava allenando con Rosario e altri ciclisti: «Lo chiamavo il terzo Nibali La solita passeggiata di 30 chilometri della domenica. Rosario era venuto con me perché non aveva gare. In 35 anni non ho mai assistito a una simile tragedia». A seguire il gruppo anche il padre di Rosario, sullo scooter, che ha assistito alla fine del figlio, che sarebbe finito sotto il compattatore per evitare un’auto sbucata all’improvviso (Modica, Rep).

Verstappen Max Verstappen, 18 anni, 7 mesi e 15 giorni, ieri, in Spagna, alla guida della Red Bull, ha vinto in Formula 1 tenendo dietro le due Ferrari. Nessuno aveva mai vinto alla sua età. Lo hanno aiutato la fortuna (il ritiro delle due Mercedes), ma soprattutto un talento che i suoi scopritori, gli uomini della Red Bull, gli stessi che nel 2008 lanciarono Sebastian Vettel, definiscono «sovrumano, una cosa mai vista negli ultimi vent’anni almeno». Max è figlio di Jos, un mediocre ex pilota di Formula 1, e di Sophie, che prima di mettere su famiglia correva in go-kart. Ha avuto il suo primo kart a 4 anni, ha iniziato a gareggiare a 8, ha guidato per la prima volta una Formula 1 a 16 anni (Di Stefano, Cds; Mancini, Sta).

(a cura di Roberta Mercuri)