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 2016  maggio 16 Lunedì calendario

Figuraccia inglese: evacuato lo stadio del Manchester per un allarme bomba, ma era solo un congegno lasciato durante un’esercitazione antiterrorismo

L’entusiasmo per l’ultima partita di campionato, l’allarme, la paura, l’ordine calmo e molto inglese con il quale circa 75 mila tifosi hanno evacuato lo stadio di Old Trafford, il sollievo, infine la rabbia. L’emergenza bomba che ieri ha portato alla sospensione dell’attesissimo incontro di calcio tra Manchester United e Bournemouth si è risolto in tarda serata con un annuncio imbarazzante per la polizia. L’ordigno non era vero. Era un pacco dalle apparenze e fattezze sospette utilizzato per l’addestramento degli addetti ai lavori e le forze di sicurezza nell’eventualità di un’emergenza terroristica.
«Quella di evacuare lo stadio è stata la decisione giusta», ha sottolineato il commissario John O’Hare. «Sono grato ai tifosi delle due squadre per la loro assistenza e collaborazione». O’Hare ha spiegato che la provenienza del pacco è emersa solo dopo l’esplosione controllata con la quale la presunta bomba è stata fatta brillare da un’unità specializzata dell’esercito. L’oggetto era stato dimenticato al termine di un’esercitazione dalla società esterna che aveva organizzato e gestito la manovra d’addestramento. «Se si è rivelato innocuo, l’ordigno aveva tutta l’apparenza di essere vero», ha sottolineato O’Hara. La procedura seguita, di conseguenza, era quella giusta. Con il terrorismo non si scherza.
L’allarme era scattato venti minuti prima del fischio d’inizio, quando l’unità cinofila della polizia aveva rilevato, durante una perlustrazione di routine, la presenza di un pacco anomalo nei bagni della zona nord occidentale dell’impianto. Era partita immediatamente «l’operazione codice rosso», annunciata dapprima agli addetti ai lavori, poi al grande pubblico, attraverso gli altoparlanti dello stadio. Con una punta di orgoglio un portavoce della società aveva spiegato che «dagli attacchi di Parigi di novembre tutte le squadre di Premier League hanno rivisto le procedure di sicurezza». In pochi minuti i tifosi avevano cominciato a lasciare lo stadio: un esodo controllato, calmo, coraggioso che aveva visto anche alcuni supporter unire le voci in un coro contro il terrorismo. Alle 16.30 il pacco era stato fatto brillare dagli artificieri dell’esercito. La partita era stata dapprima ritardata, poi rinviata a martedì sera.
Per il sindaco di Manchester si tratta di un errore «inaccettabile». «Ci sarà un’inchiesta per capire cosa è successo, chi ha sbagliato pagherà», ha sottolineato con un comunicato l’ufficio di Tony Lloyd. «Non si possono evacuare 75 mila tifosi giunti da tutto il mondo per via di un pacco che non avrebbe dovuto essere lasciato in giro». Di per sé, ha ricordato, l’evacuazione di una folla tale è pericolosa.
I supporters del Manchester e del Bournemouth hanno sicuramente vissuto momenti di paura. «Quando abbiamo sentito che dovevamo evacuare ci siamo guardati increduli, come a dire forse c’è un errore?», ha raccontato Johnny Escott, di Salford. Aveva appena preso posto quando è stato costretto a far girare i tacchi. «Abbiamo provato un brivido, senza dubbio, perché sapevamo che era stato trovato un pacco sospetto, ma nessuno si è fatto prendere dal panico. Sono passato davanti a qualche bambino in lacrime, ma in generale siamo rimasti tutti calmi».