Corriere della Sera, 15 maggio 2016
Ecco nomi e cognomi dietro allo #staffdibeppegrillo
«Gentilissimo anonimo staff» lo chiama Federico Pizzarotti. E se i dubbi, veri o presunti, sull’identità dei più stretti collaboratori di Beppe Grillo li coltiva il sindaco di Parma, che pure il Movimento 5 Stelle lo conosce fin dalla nascita, malgrado nel tempo abbia intrapreso una strada divergente dai vertici, figurarsi gli altri. Ma la risposta è un passaggio ineludibile se non ci si vuol accontentare della semplicistica sovrapposizione Casaleggio Associati-M5S.
Il confine, sia chiaro, talvolta è davvero sottile. Certi nomi, infatti, ritornano di qua e di là. «È inevitabile» sostiene chi ricorda la genesi del Movimento, frutto certo della fantasia e del carisma di Grillo ma anche e soprattutto delle idee del «guru» Gianroberto. Che anche nell’avventura politica si affidava, come ora fa il figlio Davide raccogliendone il testimone, a un gruppo ristretto di suoi collaboratori di totale fiducia, rodati e ciascuno con una particolare predisposizione.
Tre-quattro figure, non di più, su un organico della società che supera le dieci unità (peraltro, con un forte turn over). Si potrebbe dire, ricorrendo a una metafora calcistica, che la Casaleggio Associati funge da squadra Primavera (o da serbatoio, se si preferisce, ma qualcuno l’ha definita «struttura Delta») per il Movimento.
E allora, chi scrive le mail come quella che ha tanto fatto infuriare Pizzarotti? Impossibile risalire alle impronte digitali del singolo messaggio. Di certo, lo «staff» vede schierati, a vario titolo, naturalmente sotto la regia dei vertici politici, Pietro Dettori, Marcello Accanto, Biagio Simonetta, Mario Bucchich, Maurizio Benzi, su su fino a Davide Casaleggio.
Tra chi conosce gli arcana misteri dal di dentro c’è chi dà per certo che molti messaggi di espulsione degli ultimi due anni portavano la «firma» proprio del figlio del fondatore. Dettori, invece, è il Pietro che Beppe Grillo nel gennaio 2013 nel post di annuncio di avvio dello «Tsunami tour» indicava come suo braccio destro (addetto ai social) in compagnia di Walter (Vezzoli, alla guida del camper). Proprio come esperto della comunicazione informatica, oltre a gestire gli account twitter del comico genovese, qualche volta in passato ha pubblicato, in veste quasi di ghost writer, post a suo nome.
Bucchich, tra i fondatori della Casaleggio Associati, ha la supervisione della comunicazione via social del Movimento. Lo stesso Accanto mette al servizio della causa politica la sua esperienza come social media manager. Sui contenuti, invece, è valorizzata la professionalità di Simonetta, giornalista con una particolare sensibilità per la comunicazione veicolata attraverso i cosiddetti new media.
Frutto di un singolare mix tra politica e marketing è Benzi, autore del freschissimo volume (è uscito due giorni fa) «Casaleggio Gianroberto, il suo pensiero in aforismi». Tra i fondatori dei meet up, il nucleo fondante del Movimento, è stato anche candidato, non eletto, alle Politiche del 2013.
Fin qui lo staff più o meno ufficiale (le smentite sono sempre possibili, proprio in virtù del profilo anonimo scelto nelle comunicazioni interne). Al quale si possono aggiungere altre figure. Quali? E da chi selezionate? La risposta certa non c’è, ma in questi giorni sul sito della Casaleggio si legge di una offerta di lavoro per «web content manager» che tra i requisiti richiesti, accanto a quelli più specifici, richiede «conoscenza dell’attualità politica italiana ed estera». Immaginare che possano essere arruolati dal M5S, forse, non è una semplice supposizione.