Corriere della Sera, 15 maggio 2016
Il caso di Renzo Rabellino, genio delle liste civetta
La vertigine della lista. La notizia è questa: tre giorni fa, il Tar del Piemonte ha dato ragione ai grillini, bocciando l’ammissione alle prossime comunali della No Euro-Lista del Grillo ideata da Renzo Rabellino.
Rabellino (Rab) è un genio delle liste civetta, taroccate, farlocche, contraffatte. Ex leghista ed ex consigliere provinciale, è già stato condannato a due anni e dieci mesi di reclusione nel 2012 per autenticazione di firme false a sostegno delle liste No Nucleare No Tav, Lega Padana Piemont, Forza Nuova, Forza Toro e No Euro alle elezioni regionali del 2010. Tra quelle firme c’era anche quella di Luciana Littizzetto, ingannata da uno che raccoglieva firme contro la costruzione di un parcheggio. Pare che Rab possieda pacchi di moduli firmati tempo addietro per ogni tipo di protesta: con il copia e incolla forma le sue fantomatiche liste. Il tipo sembra uscito da La vertigine della lista, un saggio di Umberto Eco dove si esplorano i problemi ancestrali degli elenchi. Rab come Omero, Esiodo, Ezechiele, Joyce (il celebre elenco di oggetti contenuti nel cassetto di Leopold Bloom), Gadda, Borges. Rab che canta «Madamina, il catalogo è questo». Rab alle prese con gli elenchi delle città invisibili.
Ogni tanto qualche lista viene votata e Rab vive di gettoni di presenza. La vertigine della lista elettorale. Più semplicemente, la vertigine della lista della spesa. Per tirare a campare.