la Repubblica, 15 maggio 2016
Il gruppo di lettura per soli uomini
I gruppi di lettura sono quasi tutti femminili, dicono statistiche ed esperienza, perché rispecchiano, in Italia soprattutto, la composizione dei lettori forti: donne, in maggioranza. In California, però, prospera allegramente anche un gruppo di lettura per soli uomini, il cui blog è manbookclub.blogspot.it, dove tra l’altro, poco soddisfatti di un recente articolo del New York Times, puntualizzano le proprie finalità. L’idea di fondo è quella di recuperare il tempo perduto per gli impegni di lavoro (metà di noi, raccontano, ha smesso di leggere dopo il college e l’altra metà legge sporadicamente). Bene, ma perché solo uomini? Perché prima di formare il gruppo, nove anni fa, hanno fatto una ricerca online scoprendo che molti gruppi di lettura femminili leggevano solo Jane Austen. Dunque, avrebbero adottato «un approccio Jane Austen»: solo libri a tematica maschile, sotto le cinquecento pagine e almeno nominati per un premio letterario.
In altre parole: va bene leggere Just Kids di Patti Smith, ma mai testi alla Mangia Prega Ama, ovvero “femminili”. In cima alla classifica ci sono titoli diversissimi: Il vangelo secondo Biff, amico d’infanzia di Gesù di Christopher Moore, A sangue freddo di Truman Capote, Cuore di tenebra di Conrad, Cecità di Saramago.
Sarebbe troppo facile citare Grace Paley («le donne hanno spesso fatto la gentilezza agli scrittori di leggere le loro opere e gli scrittori non hanno ricambiato il favore»), ma in fondo sarebbe fuori luogo: questi sono lettori, e a modo suo l’iniziativa è interessante, proprio perché dichiarata e non elusa dietro il sorrisetto di circostanza.