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 2016  maggio 15 Domenica calendario

La matematica, l’isteria collettiva, i terroristi e gli idioti

Qualche giorno fa l’economista torinese Guido Menzio, professore in Pennsylvania, si è imbarcato a Filadelfia. Quando la signora seduta vicino a lui ha visto che l’economista stava scrivendo strani messaggi in un alfabeto sconosciuto, ha fatto due più due: il tipo aveva un aspetto arabo, rifiutava di chiacchierare con lei, dunque doveva essere un terrorista che stava pianificando a matita un attacco. In combutta con la hostess e il capitano, la signora hasimulato un malore e l’aereo è tornato indietro. Fatto scendere con le dovute cautele l’economista, si è scoperto che stava semplicemente risolvendo un’equazione. La signora aveva scambiato la matematica per una lingua semitica, un piemontese per un arabo e la concentrazione per una precauzione.
Il caso ha fatto il giro del mondo, e insegna molte cose. La prima, che anni di isteria antiterrorismo hanno ormai generato un’isteria collettiva. La seconda, che le teorie di Lombroso, che pretendevano di identificare i malfattori in base alle loro caratteristiche fisiche, sono ancora vive e vegete. La terza, che certa gente è così ignorante in matematica da non essere nemmeno in grado di riconoscerne i simboli, non parliamo di capirne i contenuti.
Forse sarebbe il caso di fare qualche inutile controllo in meno e qualche utile lezione in più, anche perché ci sono molti più idioti che terroristi