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 2016  maggio 14 Sabato calendario

Gli Internazionali di Roma sono un affare da 100 milioni

Il tennis fa bene. Anche alla salute della città o, almeno, alle sue casse. A dimostrarlo sono i numeri degli Internazionali Bnl di Tennis, che, già due giorni fa hanno superato il record di spettatori, andando oltre i 200mila, a fronte dei 192.817 paganti complessivamente registrati nel 2015. Ma se il picco è un buon metro per valutare il successo della manifestazione, non è di certo l’unico dato, né il più rilevante per misurarne l’impatto sulla città. Sono ben altre, infatti, le cifre che documentano il peso economico dell’evento sull’economia capitolina. 
A fare i conti nelle casse degli Internazionali è una ricerca commissionata dalla Federazione Italiana Tennis all’università romana Luiss e alla società di revisione Ernst & Young. Obiettivo, tradurre nella concretezza delle cifre la forza di una realtà in forte crescita. «Chiamarla manifestazione è diventato riduttivo – sottolinea il presidente Fit Angelo Binaghi – è quasi una piccola impresa, visto che muove un giro d’affari di oltre 30milioni di euro». Il valore complessivo del torneo, in due anni, dal 2014 al 2016, è passato da un massimale di 115 milioni a uno di 181 milioni. Gli incassi alla biglietteria, nel triennio 2012-2015, sono passati da 6,2 a 10,5 milioni, con un aumento del 19%. A sorprendere, però, è l’impatto indiretto, ossia le ricadute della manifestazione sportiva sull’intera città e, perfino, sulla sua immagine. Nel 2015, le presenze complessive – non esclusivamente i paganti, quindi – sono state 266mila, per un totale di 83.130 spettatori unici. Tra questi 75.868 italiani, dei quali 56.094 residenti fuori Roma.
VACANZIERI DI LIVELLO
Gli Internazionali dunque generano turismo e, secondo il rapporto, i “vacanzieri” degli eventi sportivi sono di livello mediamente più alto e generoso nelle spese rispetto alla norma. Il soggiorno medio è di 3,3 giorni, con ciò che comporta in termini di denaro consumato per trasporti, alloggio, ristorazione, shopping e intrattenimento. Un ammontare complessivamente stimato in circa 67 milioni di euro. Il dato, sommato al fatturato, porta gli Internazionali ad avere un impatto complessivo di 94 milioni di euro. Non solo guadagni “sonanti”. Nel 2015 sono stati 95.794 i tweet sulla manifestazione, schiacciati da quelli di Roland Garros, oltre un milione, ma non così distanti da quelli per Mutua Madrid Open, poco oltre 111mila.
Se il confronto internazionale non è ancora pienamente gratificante, giocato “in casa” il risultato è da fuori classe, segna infatti il trionfo sugli altri grandi appuntamenti nazionali, sportivi e non solo. A perdere è pure il Salone del Mobile. I tweet in italiano sono una minima parte – il 16,7% – a farla da padrone è l’inglese. I commenti, tra social e siti web, sono nel 73,27% dei casi positivi, solo nel 7,59% negativi. Il 19,14% si limita ad affermazioni neutre.
LA SFIDA
Ottimi risultati sulla scena nazionale – nel 2003 la manifestazione aveva un passivo di 2 milioni di euro – e un buon assestamento nel panorama internazionale, ma bisogna ancora lavorare per vincere la sfida con i grandi tornei organizzati nel mondo. «Il pareggio di bilancio lo abbiamo raggiunto nel 2005 – conclude il presidente di Federtennis Angelo Binaghi – i dati attuali parlano già di dieci milioni di utili». Lo spettatore romano, tra impatto diretto e indiretto, “vale” 1171 euro. Per ora. Il trend è in crescita ininterrotta da dieci anni. Il modello funziona e piace: ai giocatori, al pubblico e perfino ad altre regioni, tanto che non si escludono tentativi di imitazione. Valeria Arnaldi