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 2016  maggio 14 Sabato calendario

Ritratto di Severino Antinori, l’uomo delle gravidanze impossibili (e spesso illegali)

Lui si è sempre considerato il padre dei bambini in provetta, i figli impossibili, dal titolo di un suo libro degli anni Novanta: 40 mila bebè fatti nascere durante una carriera costellata dalle polemiche, da donne già in menopausa e coppie sterili.
Pioniere della fecondazione assistita, Severino Antinori, 71 anni, arrestato ieri per furto di ovuli da una paziente, è sempre stato uno sperimentatore ardito. E spesso senza scrupoli. Anche un po’ mitomane. Il mondo scientifico lo considera il ginecologo dai metodi ai limiti della legge: pronto a prelevare gameti da un uomo in coma per iniettarli negli ovociti della moglie, disponibile a utilizzare lo sperma prelevato dal figlio malato terminale per far rimanere incinta la madre dopo la sua morte.
Antinori ama i microfoni delle televisioni e i flash dei fotografi: le pareti della clinica Matris di via dei Gracchi a Milano sono piene delle sue foto con neonati tra le braccia e di ritagli di interviste concesse a riviste pop. Nel luglio del 2014, nei giorni turbolenti delle prime gravidanze da fecondazione eterologa in Italia, il medico crede di essere stato contattato al telefono da Papa Francesco e prontamente mette il viva voce per fare ascoltare ai giornalisti la sua chiacchierata con il Pontefice: alla fine, suo malgrado, scopre di essere finito vittima di uno scherzo de La Zanzara, il programma radiofonico di Giuseppe Cruciani.
Negli anni Novanta Antinori diventa famoso per avere aiutato a restare incinta a 63 anni Rossana Della Corte, allora la neomamma più anziana del mondo. Per dare un figlio a tutti i costi anche alle coppie sterili, il medico poi non esita ad affidarsi a tecniche di riprogrammazione genetica al confine con la clonazione. Le ultime polemiche che lo investono riguardano la fecondazione eterologa – eseguita con ovuli e sperma esterni alla coppia —, tornata legale in Italia con una sentenza della Corte Costituzionale, ma mai davvero decollata per la difficoltà a trovare donne pronte a donare i loro ovuli a fini altruistici. Lui, gli ovuli dice di averli. E dice di essere l’artefice di gravidanze su gravidanze. La provenienza dei gameti diventa però in breve tempo oggetto di indagini della Procura e di ispezioni del Nucleo antisofisticazione dei carabinieri.
Così iniziano i primi sospetti a proposito di un commercio illegale di ovuli legato alla Spagna e con donne giovanissime pagate mille euro per la donazione (pratica illegale perché non ci può essere un business degli ovociti). Ieri l’arresto: il ginecologo è accusato di avere rubato ovuli a una paziente dopo averla sedata contro la sua volontà.