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 2016  maggio 14 Sabato calendario

A questo punto le Olimpiadi di Rio saranno low cost

I Giochi di Rio saranno un triplo salto carpiato indietro con avvitamento ma atterreranno comunque nelle nostre case. Così è lo sport come la vita: the show must go on, nonostante l’impeachment alla presidenta Dilma Rousseff. Le certezze, il pragmatismo tutto tedesco sono del presidente del Comitato olimpico internazionale, Thomas Bach: «I preparativi per le Olimpiadi sono entrati in una fase molto operativa e i temi politici hanno meno impatto di quanto potevano avere in altre fasi organizzative. Abbiamo visto grandi progressi compiuti a Rio e rimaniamo fiduciosi sul successo dell’evento. Il Brasile mostrerà al mondo la propria determinazione ad uscire dalla crisi». Basta tensioni e incertezze. Pancia a terra e arrivare al 5 agosto per iniziare le gare. Non importa chi spalancherà le porte di Rio al mondo con la frase «Dichiaro aperta la 31esima edizione dei Giochi olimpici moderni». Di certo, dopo la messa in stato d’accusa, non sarà Rousseff, che pochi giorni fa a Brasilia aveva accolto la torcia partita dalla Grecia.
Ora, non mancano il suo volto e le sue accuse di golpe. Ma i soldi, quelli per concludere alcune zone di allenamento e di riscaldamento, il villaggio. È la crisi del Brasile che si fa sentire nelle quattro aree olimpiche, non le colpe (se saranno dimostrate) della presidenta. È la peggiore fase economica degli ultimi cent’anni, è quella che ha fatto esplodere inflazione e disoccupazione oltre il 10% e che ha trasformato il Paese in un gigante dalle gambe d’argilla e dal respiro corto. È la crisi che ora recita solo il rosario dei tagli. Così, non ci saranno le fotocopie con i risultati delle gare, niente stampe con gli atleti al via, i bus per la stampa ogni 30 minuti (invece che ogni 5), migliaia di volontari in meno, migliaia di posti in meno nel parco del canottaggio, della Linha Amarela, che unirà centro città e Villaggio Olimpico, saranno aperti solo i due capolinea: il minimo indispensabile pur di iniziare. Dal bilancio della sicurezza sono stati stralciati 550 milioni di dollari tanto che il responsabile José Mariano Beltrame ha confessato: «Se dicessi che i tagli non avranno effetti, sarei impreciso: vorrei poter lavorare due volte tanto nelle strade e contare su più poliziotti». Che comunque saranno 65mila con l’aggiunta di 20mila soldati, cioè due volte le forze di sicurezza dei Giochi di Londra. Ma a Rio ci sono favelas, proteste e rabbia.
In questo caos politico-istituzionale, fondamentale diventa il dinamismo del sindaco Eduardo da Costa Paes, che sarà il secondo politico nella storia responsabile dei due maggiori eventi sportivi internazionali, Mondiali e Giochi, dopo il militare Alfonso Corona del Rosal, capo del dipartimento del Distretto Federale del Messico, che guidò le Olimpiadi del 1968 e il Mondiale del 1970.
Intanto, si continua a lavorare. Filmmaster è impegnata nella cerimonia di apertura e chiusura di Olimpiadi e Paralimpiadi: «La sospensione di Rousseff – dice l’ad Antonio Abete – è un momento difficile per il Brasile. Ci siamo prefissati un obiettivo e lo porteremo a termine senza essere distratti da fattori esterni. Avremo gli occhi del mondo puntati e dovremo dimostrare la nostra capacità produttiva, il nostro impegno e la nostra dedizione: non ci possiamo permettere di uscire dai binari». 
Come non è uscita la Mondo di Gallo d’Alba (Cn). Da Montreal 76, brevetta e posa la pista di atletica dello Stadio olimpico: a Rio mancano solo alcune parti della zona di allenamento: «Mai – dice Federico Stroppiana, vicepresidente del gruppo – ci eravamo trovati così in difficoltà: è la peggiore esperienza olimpica di sempre. Da 25 anni lavoriamo con profitto in Brasile ma da mesi tutto è peggiorato, è in una nebulosa di inefficienza, incompetenza e lassismo con sovrastrutture burocratiche che hanno complicato la posa dei materiali». 
Ma, alla fine, questi Giochi, scalcagnati e azzoppati, si faranno. Servirà tanta pazienza per non oscurare il fascino dello sport. Dopo essere diventati per forza maggiore Giochi low cost, saranno anche Giochi molto slow. Speriamo almeno che Usain Bolt e Missy Franklin accendano la velocità.