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 2016  maggio 14 Sabato calendario

Arrestato il ginecologo Antinori: ha prelevato ovuli a una donna non consenziente • Il M5S sospende Pizzarotti • La Cassazione conferma le condanne per i sei manager della Thyssen • In Italia la crescita accelera ma Standard & Poor’s conferma il rating BBB- • Niente barriera al Brennero • Anche il Tar boccia le liste di Fassina a Roma • Confessa il figlio della coppia uccisa a Cagliari


Antinori Il ginecologo Severino Antinori, 70 anni, è stato arrestato perché ritenuto responsabile di aver prelevato ovuli a una donna di 24 anni senza il suo consenso. Il medico aveva conosciuto la vittima per caso, in vacanza, e le aveva elencato le qualità, il prestigio, gli ottimi stipendi della clinica. A Milano nella clinica, la “Matris” di via dei Gracchi, la ragazza spagnola di 24 anni, infermiera, era arrivata ad aprile: Antinori l’aveva invitata per un colloquio di lavoro. Ma il posto per un nuovo impiego era un’esca. E forse non era vera la cisti ovarica che Antinori le aveva diagnosticato dopo essersi offerto per un controllo di routine. La cisti era probabilmente il pretesto per poterla «curare»: la giovane è stata portata in sala operatoria, immobilizzata a letto, anestetizzata, costretta a subire un’asportazione di ovuli. Che sia stata una costrizione lo testimonia la scomparsa del suo cellulare, per impedirle di chiedere aiuto. Quand’è riuscita ad alzarsi, non trovando il telefonino e non ottenendo risposte dai medici e dalle infermiere fermati in corridoio, ha girato per la clinica, ha trovato in un ufficio un telefono fisso e ha chiamato le forze dell’ordine. Sono arrivati i poliziotti di una pattuglia, insultati dal ginecologo e dai collaboratori, infuriati. La ragazza è stata portata alla “Mangiagalli”, dove hanno accertato l’asportazione degli ovuli e la violenza con cui la vittima è stata trattata, dati i lividi presenti sul corpo. Antinori è ai domiciliari e l’inchiesta è solo all’inizio: si ipotizzano decine di altri casi (Galli, Cds).

Pizzarotti Federico Pizzarotti, sindaco di Parma indagato per abuso d’ufficio, è stato sospeso dal Movimento 5 Stelle. La decisione è stata ratificata dal blog di Beppe Grillo alle tre del pomeriggio di ieri. Il sindaco di Parma ha ricevuto la notizia della decisione via email. Nel post che segna lo strappo si sottolinea la «totale mancanza di trasparenza» del sindaco. E si spiega: «Non si attendono le sentenze per dare un giudizio politico» (Cds). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del Giorno]

Thyssen La Cassazione ha confermato le condanne dell’appello bis per i sei manager imputati del rogo alla Thyssen nel quale, nella notte tra il 5 e il 6 dicembre del 2007, morirono sette operai: respinta la richiesta del procuratore generale che aveva chiesto un terzo processo. Lecondanne per i sei imputati diventano così definitive. Per i reati di omicidio colposo plurimo e violazione delle norme di sicurezza, la pena più alta, 9 anni e 8 mesi, viene inflitta all’ex ad Harald Espenhahn. Gli altri: 6 anni e 10 mesi per i dirigenti Marco Pucci e Gerald Priegnitz, 7 anni e mezzo per il responsabile di Terni Daniele Moroni e per l’ex direttore dello stabilimento, Raffaele Salerno, sei anni e otto mesi per il responsabile della sicurezza Cosimo Cafueri. I quattro italiani andranno presto in carcere. Per i due tedeschi si dovranno verificare gli accordi bilaterali. Pucci, appena quattro mesi fa, era stato nominato direttore generale dell’Ilva dai commissari straordinari del gruppo siderurgico, Piero Gnudi, Enrico Laghi e Corrado Carrubba. Aveva rinunciato per le polemiche dei sindacati, mantenendo comunque fino a ieri un ruolo dirigenziale (Fiano, Cds).



Crescita La crescita dell’economia italiana accelera, anche oltre le previsioni, ma la velocità della ripresa rimane ancora bassa rispetto ai principali Paesi europei. L’aumento del Prodotto interno lordo del primo trimestre è stato dello 0,3%, e c’è la revisione al rialzo del Pil dell’ultimo trimestre 2015, da +0,1 a +0,2%. I dati comunicati dall’Istat, sostiene il capo economista del Tesoro, Roberto Barbieri, «sono compatibili» con gli obiettivi del governo nonostante l’inflazione che rimane negativa. Ad aprile i prezzi sono scesi ancora dello 0,1% su base mensile, con il tasso annuo di inflazione al meno 0,5%, uno dei livelli più bassi mai raggiunti in tutto il dopoguerra. La deflazione ostacola la riduzione del debito, ma al tempo stesso ha favorito la domanda interna, che per la prima volta dopo lungo tempo ha offerto un contributo positivo alla crescita del Pil, mentre l’export ha pesato al ribasso. A sottolinearlo è l’agenzia americana Standard and Poor’s, che ieri ha confermato per l’Italia il rating BBB-, tra i più bassi in Europa, dietro a Portogallo e Spagna. Secondo Standard and Poor’s la crescita dell’economia sarà quest’anno limitata all’1,1% (contro l’1,2 stimato dall’esecutivo) e non andrà oltre l’1,3% nel 2017 (il governo punta all’1,4%) mentre l’inflazione resterà bassa, attestandosi allo 0,2% nel 2016 (Sensini, Cds).

Migranti Al Brennero non ci sarà alcun «muro». Il lavoro svolto dalla polizia italiana convince le autorità austriache sulla inopportunità di alzare una barriera. Secondo Frontex nell’ultimo mese nel nostro Paese «per la prima volta dal 2015 sono giunti più stranieri che in Grecia»: 8.370 contro 2.700. Secondo i dati del Viminale sono 32.120 gli stranieri giunti dall’inizio dell’anno, l’11 per cento in meno rispetto allo stesso periodo del 2015. Un trend negativo che comunque non rassicura, visto che gli analisti continuano a parlare di migliaia di persone pronte a partire. Sono nella maggior parte egiziani, ma molti provengono anche dall’Africa subsahariana. Ieri più di mille persone sono approdate in Sicilia, tutte africane. Nessun siriano, come invece era stato annunciato dall’Alto commissariato per i rifugiati (Sarzanini, Cds).

Fassina Stefano Fassina, il candidato di Sel e Sinistra Italiana, è fuori dalla corsa a sindaco di Roma. Dopo la bocciatura della commissione elettorale che ha evidenziato irregolarità nella raccolta delle firme allegate alle sue liste, ora arriva anche lo stop del Tar. Ora l’ultima spiaggia è il Consiglio di Stato al quale Fassina ha già annunciato di voler ricorrere. La sentenza dovrebbe arrivare a metà della prossima settimana ma le speranze sono poche. A mancare sulle liste presentate da Fassina era la data di autenticazione. Un’omissione grave che, scrive la Sezione II bis del Tar, «comporta la nullità insanabile dell’atto di presentazione delle liste» (Favale, Rep).

Delitto Ha confessato Igor Diana, ex pizzaiolo ora disoccupato, figlio adottivo dei due coniugi ammazzati nella villetta di Settimo San Pietro, a venti chilometri da Cagliari, pochi giorni fa (vedi Fior da Fiore di giovedì 12 maggio 2016): è stato lui a ucciderli a coltellate nella notte tra domenica e lunedì. Prima li ha pugnalati e poi ha infierito con un bastone, questo svela l’autopsia. Giuseppe Diana e la moglie Luciana sono stati trovati morti mercoledì mattina: lui riverso nella cantina, lei seminuda nella camera da letto al primo piano della casa. Dopo averli uccisi, Igor Diana ha spostato i cadaveri. «Ha passato la notte vicino ai corpi - spiega il capo della Squadra mobile di Cagliari, Alfredo Fabbroccini -. Poi il giovane ha fatto una vita normale. Si è cambiato d’abito più volte. Ha incontrato gli amici, ha passato delle ore al bar». Non solo: ha cercato uno spacciatore di droga e ha acquistato una scorta di dosi, poi ha passato alcune ore davanti al videopoker del bar vicino a casa. È stato sempre tranquillo, come se non avesse fatto nulla, fino a mercoledì mattina quando ha tentato la fuga. Ha girovagato nelle campagne della zona a bordo del fuoristrada del padre ed è andato anche a Cagliari, fino alla spiaggia del Poetto. Quando hanno provato a catturarlo, ha tirato fuori una pistola del padre. Un agente ha fatto fuoco e l’ha ferito, quello ha ripreso la fuga, poi è andato fuori strada: l’hanno trovato nascosto sotto un cespuglio (Pinna, Sta).

(a cura di Daria Egidi)