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 2016  maggio 13 Venerdì calendario

Saviano è andato oltre

Domanda: il successo di Gomorra rischia di rendere attraente il crimine? L’hanno chiesto a Saviano, e lui poteva scegliere una risposta iper-realista, tipo: sì, in limitata misura la fiction miticizza degli esseri schifosi, spinge a parteggiare per uno o per l’altro, ma resta un’astrazione ludica dalla realtà, ti porta a respingerla, nessuno pensa che Napoli sia solo Gomorra, che Roma sia solo Suburra, che la Russia sia l’Organigacija e il Giappone la Yakuza. Fine: forse bastava una risposta così. Non serviva aggiungere – lo facciamo noi – che Gomorra è un adeguamento del solo prodotto che in questo campo abbiamo venduto bene all’estero: l’Italia mafiosa, il padrino, la piovra, gli ex ladri di biciclette, spaghetti e P38, il poveraccismo che sguazza nell’illegale o si mortifica nella Grande Bellezza. Ma Saviano ieri, su Repubblica, è andato oltre. Ha preteso che Gomorra respinga e basta, che non possano scattare meccanismi di identificazione: e non sa quanto si sbaglia. L’obiettivo, ha detto, era mostrare come il modo di pensare del mondo criminale sia simile al modo di pensare del potere. Questo, secondo lui, dovrebbe respingere.