la Repubblica, 12 maggio 2016
Pioggia, vento, cecchini e cani antiterrorismo. Benvenuti a Cannes
Pioggia, vento, e clima di allarme. Prove generali di evacuazione del Palais, file interminabili, cecchini appostati sui tetti. La sicurezza prima di tutto. Al contrario di passate edizioni, nessuno si scoccia ai controlli delle borse, ispezionate al centimetro, fiutate dai cani. Impossibile dimenticare anche per dieci minuti il rischio terrorismo.
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George Miller riesce a regalare un’immagine horror perfino della giuria chiamandola “una bestia a nove teste”. Lo chef Christian Sinicropi, due stelle Michelin, ha preparato una cena ispirata ai film del presidente. Piatto a base di tonno per Mad Max, che pure si svolge nel deserto e il pinguino gelato di Happy feet poggiato su un giardino di frutta.
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A regalare un tocco surreale l’allegria forzata dei cartoni animati. Dopo gli Angry Birds sfilati in spiaggia, è il giorno dei Trolls con il loro cappelli rossi. A cantare nel film Justin Timberlake e Anne Kendrick: “Siamo Simon e Garfunkel”, scherza lui alla presentazione.
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Una certezza: il papillon per accedere alla Montée des marches. Oggi è possibile ordinarlo online “made in France” con arrivo espresso ai piedi della scalinata, pagando 85 euro.
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La Palma delle Palme è italiana. I critici di Hollywood Reporter hanno giudicato i 69 film vincitori del massimo premio decretando Il Gattopardo di Visconti trionfatore. Seguono La Dolce vita di Federico Fellini e Blow- up di Michelangelo Antonioni.