la Repubblica, 12 maggio 2016
La ragazza francese che si è suicidata in diretta su Periscope
È stato un utente di Persicope ad avvertire la gendarmeria. «C’è una ragazzina che vuole suicidarsi». Sull’applicazione che permette di diffondere video in diretta, Océane si è collegata martedì verso mezzogiorno, promettendo “qualcosa” intorno alle sedici. Nelle immagini si vede la diciannovenne in una stanza, mentre fuma sigarette beve Coca-Cola, carezza il suo gatto. Lunghi capelli castani, occhi ben truccati, guarda verso l’obiettivo.
«Non voglio fare il buzz...», si giustifica mentre sempre più persone cominciano a guardare la diretta di “ImanoThe-Cat”, pseudonimo di Océane che si riprende a più riprese, per quasi due ore, con un crescendo di suspense. «Voglio far capire, aprire la testa alla gente», dice. «Il messaggio sarà chiaro», aggiunge, prima di precisare che «quello che succederà sarà molto scioccante, se ci sono minorenni, non restate». «Sono arrivata al punto da non avere più voglia di niente», continua. Qualche utente le manda messaggi. «Non voglio suicidarmi, smettetela!» risponde.
Alle 16.29 ci sono una cinquantina di utenti collegati al profilo di Océane. Lo schermo diventa improvvisamente nero. La circolazione sulla linea C della metro regionale viene interrotta. I pompieri sono allertati. Una ragazza si è buttata sui binari nella stazione di Egly, una trentina di chilometri a sud-ovest di Parigi. Accanto alla vittima un telefono, che ha registrato tutto. Si sentono grida, voci, un uomo che grida «È saltata giù in diretta!». Un soccorritore chiede di “chiamare la gendarmeria”.
L’allarme è arrivato troppo tardi ma intanto i responsabili dell’applicazione, controllata da Twitter, hanno rimosso i video di Océane. Restano degli estratti trasferiti da qualcuno su YouTube. La procura locale ha aperto un’indagine.
Prima di suicidarsi, Océane ha mandato un sms al suo ex compagno accusandolo di averla stuprata e inflitto violenze. Gli investigatori sono prudenti sulle ultime dichiarazioni. Il ragazzo è stato interrogato ieri. Océane viveva da sola in una casa di Egly e studiava nel settore alberghiero. «Non la conoscevamo, era arrivata in paese da pochi mesi», ha detto il sindaco. I suoi genitori vivono nella regione. Alcuni amici l’hanno descritta come “psicologicamente fragile”.
L’inchiesta dovrà accertare le accuse di stupro e il coinvolgimento di eventuali altre persone. Un portavoce di Twitter ha spiegato che il gruppo non fa commenti sui conti individuali. Periscope ha più di 10 milioni di utenti e diffonde oltre 200 milioni di video. È una delle tante nuove applicazioni in cui è possibile collegarsi per mandare video “live”.